È andata in scena la prima rappresentazione de "Il trovatore" di Giuseppe Verdi al Teatro “Giuseppe Di Stefano” di Trapani nell'ambito della 77a stagione del Luglio Musicale Trapanese.
L'opera - in una nuova produzione dell’Ente - diretta da Bruno Cinquegrani e messa in scena con la regia di Daniele De Plano, ha presentato una lettura contemporanea del capolavoro che ha saputo coniugare innovazione scenica e fedeltà musicale.Il cast ha visto protagonisti Massimo Cavalletti nel ruolo del Conte di Luna, Melissa Purnell in quello di Leonora, Anna Maria Chiuri come Azucena e Andrea Shin nel ruolo di Manrico. Nel cast anche Mariano Orozco (Ferrando) e Martina Mazzola (Ines), Blagoj Nacoski (Ruiz), Emilio Casali (Vecchio zingaro), Giuseppe Grassadonia (Messo) supportati dall'Orchestra e Coro - quest’ultimo curato da Fabio Modica - del Luglio Musicale Trapanese.
Le coreografie sono state realizzate da Piera Spoto e Giuliana Principato.Il direttore d’orchestra Bruno Cinquegrani ha interpretato le celebri pagine verdiane rispettando il testo e restituendone ogni sfumatura, da quelle più drammatiche alle liriche, dalle intime alle più prepotentemente intense. La regia di Daniele De Plano ha trasferito l'azione in una dimensione di sospensione spazio-temporale. L'allestimento presenta una realtà distopica e post-apocalittica dove la storia di vendetta e amore si svolge tra rovine di un mondo perduto.
La grande pedana girevole al centro del palcoscenico sostiene due imponenti rocce che, cambiando prospettiva, si trasformano in edifici diroccati - vestigia di una civiltà cancellata da eventi catastrofici.L'ispirazione visiva attinge da "L'isola dei morti" di Böcklin e dalle suggestioni cinematografiche di "Blade Runner" di Ridley Scott. Anche la natura soccombe in questo scenario desolato, rappresentata da una radice di ficus che omaggia la vegetazione del giardino teatrale, ma qui appare come relitto di un mondo ormai lontano.Le videoproiezioni di sfondo accompagnano l'azione mostrando paesaggi notturni e nebbiosi con resti di architetture antiche, enfatizzando l'atmosfera di un futuro che guarda al passato come a un sogno infranto.Il lavoro dello scenografo e costumista Angelo Bertini riflette la contrapposizione dei caratteri insita nell’opera: il Conte di Luna e la sua corte indossano abiti neri realizzati con tessuti plastici che simulano armature futuristiche, simbolo di una società sopravvissuta grazie a ricchezza e tecnologia.
Azucena e gli zingari vestono tonalità calde e terrose, capi strappati e bruciati ma arricchiti da collane e trecce che esprimono vitalità romantica. Manrico e Leonora fondono questo dualismo cromatico, rappresentando il superamento delle diversità. L'intera produzione segue principi sostenibili: tutti gli abiti sono stati realizzati con la tecnica dell'upcycling, trasformando materiali di scarto e riducendo gli sprechi tessili.Dietro le quinte il reparto sartoria dell’Ente Luglio Musicale Trapanese quest'anno è composto interamente da donne dell'Associazione “Formare e Motivare” di Trapani che già conosciuta per il suo impegno nella formazione attraverso progetti come "Cucire: cibo per l'anima", porta la sua esperienza al servizio della cultura trapanese.
I loro laboratori di cucito diventano veri e propri percorsi di crescita personale e artistica.L'interpretazione musicale ha trovato nella scenografia futuristica un contrappunto ideale, dove le passioni eterne si sono amplificate sottolineando l'universalità dei sentimenti umani. Il pubblico ha accolto questa rilettura originale, che ha saputo rispettare la grandezza della partitura arricchendola di nuovi significati contemporanei.La produzione rappresenta un esempio virtuoso di come il teatro lirico possa rinnovarsi senza tradire la propria essenza."Il trovatore" ha offerto anche un'importante esperienza di accessibilità sociale.
Tanti i servizi per il pubblico non vedente e ipovedente: percorsi multisensoriali (scenografie, costumi, spazi) guide audio in Braille con QR code, interviste esclusive con i registi, contenuti anticipati onlinehttps://www.lugliomusicale.it/accessibilita-il-trovatore.html.Il progetto, curato da Rossella Pizzatti, dottoranda presso il Conservatorio di Musica di Stato "Antonio Scontrino" di Trapani nell'ambito del Dottorato Nazionale "Artistic Research on Musical Heritage", ha visto anche la collaborazione dell'Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti - Sezione Provinciale di Trapani.