Trapani, la crisi del Pd e l'affondo dei 5 Stelle

Il partito è ai margini della coalizione e la coordinatice chiede che alle consigliere di lasciare la maggioranza

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
05 Aprile 2024 15:48
Trapani, la crisi del Pd e l'affondo dei 5 Stelle

Se la maggioranza al Comune di Trapani non è in crisi, poco ci manca. Il Pd scompare dai gruppi consiliari dopo che per l’ennesima volta si è ritrovato “isolato” in maggioranza. Prima con l’emendamento per equiparare le vittime della Shoah a quelle delle Foibe e, poi, per l’altro emendamento con il quale voleva destinare 200 mila euro, dei 350 mila complessivi ricavabili dal no agli aumenti delle indennità agli amministratori, al servizio idrico integrato.

La crisi è stata certificata dall’addio al gruppo di Baldo Cammareri, arrivato sul finire della seduta che ha approvato il Bilancio di Previsione 2023-2025. Un passaggio che apre, per forza, un momento di confronto all’interno del partito e della maggioranza stessa, ancora alle prese con i postumi delle dimissioni/non dimissioni da presidente del Consiglio di Annalisa Bianco.

“Cosa aspetta il Pd a passare all’opposizione?” è il quesito che si pone il Movimento 5 Stelle con Francesca Trapani, la coordinatrice territoriale, secondo la quale quanto andato in scena a Palazzo Cavarretta nell’ultima seduta del Consiglio è stata la “cronaca di una crisi annunciata: il Pd perde il suo gruppo consiliare e le consigliere Patti e Passalacqua lasciate sole dalla loro maggioranza. Tutto questo non ci sorprende. È l’evoluzione scontata di una alleanza, che nulla aveva a che vedere con la politica e che era, invece, la più becera bramosia di potere e di poltrone che ha iniziato a manifestare le sue più acute difficoltà già nel settembre 2023. Una vicenda di cui dovremo ancora vedere l’epilogo”.

Il Movimento 5 Stelle condivide il subemendamento Pd sui 200 mila euro da trasferire dalle indennità al servizio idrico. “Il tentativo, giusto e che abbiamo condiviso, delle consigliere del Pd Patti e Passalacqua, di presentare un sub emendamento per usare il denaro destinato agli aumenti delle indennità per servizi alla città è stato mortificato da una maggioranza senza coraggio, fatta di giovani politici più vecchi dei vecchi politici – continua Francesca Trapani -. È emerso ciò che da tempo è chiaro oramai a tutti; ora, forse, sarà chiaro alle consigliere del Pd: isolate in una maggioranza per nulla democratica, a sostenere, sole, l’autorevolezza di una sigla di partito e il carico di responsabilità politica di rappresentare, davanti agli elettori e cittadini trapanesi, un sindaco e degli assessori che si aumentano le indennità in una situazione di totale stallo amministrativo della città”.

Quindi, ricorda come “pochi mesi fa fummo facili profeti affermando che “Tranchida & soci srl” avrebbero messo le mani nelle tasche dei cittadini. E infatti eccoli lì: mentre mancano i servizi essenziali ai disabili, l’acqua nelle case, sono pronti a usare il denaro del Comune per le loro indennità. Solo Patti e Passalacqua hanno avuto il coraggio di una scelta diversa. Ci chiediamo cosa aspettano ancora a passare all’opposizione, smarcandosi finalmente da una maggioranza e, soprattutto, dall’amministrazione Tranchida, ormai implosa e che sta per auto affondare in una agonia lenta e costante di inefficienze e di provvedimenti amministrativi invisi alla stragrande maggioranza della popolazione trapanese.

Questo è il momento di ritrovare l’unità di tutte le forze libere e democratiche di Trapani e di voltare pagina. È questo il coraggio che chiediamo alle consigliere Patti e Passalacqua, questo il coraggio che chiediamo ad un Pd che afferma di riconoscersi nel programma di Tranchida ma che nella maggioranza che lo ha eletto non trova sostegno nel momento opportuno”.

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