Aiutare il prossimo, soprattutto chi è in difficoltà. È questo l’obiettivo principale del “Gruppo di Volontariato Vincenziano”, il cui motto è «L’Amore è inventivo fino all’infinito». L’associazione, nata in Francia nel 1617 per del santo della carità San Vincenzo de’ Paoli, è presente nella provincia trapanese fin dal secondo dopoguerra e conta centinaia di persone partecipanti. «Siamo tutti dei laici cattolici volontari – ha dichiarato la presidente cittadina Giovanna Loria – che scelgono di vivere la carità cristiana secondo il Vangelo, ispirandoci al fondatore San Vincenzo de’ Paolo».
Una presenza costante a Trapani quindi, quella delle “Vincenziane”, e un lavoro che non ha mai fine. Tante, infatti, le attività che il gruppo di volontariato svolge quotidianamente e che vanno dalle visite domiciliari alla distribuzione di alimenti o indumenti. Il giorno di San Vincenzo, inoltre, viene organizzato un pranzo tra il gruppo di volontari e la gente che, durante l’anno, viene aiutata. «Lo scopo – ha continuato la presidente Loria – è far stare insieme le persone bisognose e far passare loro una giornata diversa dalle altre».
Un appuntamento che anche quest’anno, nonostante il periodo critico, non poteva mancare. Tutto, però, è stato organizzato in maniera diversa rispetto gli anni passati. Il pranzo, infatti, non è stato comunitario ma distribuito a casa, generando un meraviglioso riscontro e felicità nella gente. La stessa felicità che tanti bisognosi hanno avuto durante il lockdown, periodo in cui il Gruppo Vincenziano è stato tra i primi volontari ad aiutare chi era in difficoltà. «In quel periodo – ha concluso Giovanna Loria – non ci si è fermati e quotidianamente abbiamo aiutato chi aveva bisogno.
È stato un momento in cui la gente ha mostrato tanta disponibilità e generosità». Gli stessi valori presenti a Trapani dagli anni ’40, proprio grazie alle “Vincenziane” che scelgono di amare il prossimo e servirlo. Chiara Conticello