Trapani, commercianti contro l’amministrazione: è polemica per le notti bianche

Sabato sera i locali sono stati costretti a stoppare la musica prima dell'orario stabilito dall'ordinanza.

Maria Chiara
Maria Chiara Conticello
05 Settembre 2022 10:17
Trapani, commercianti contro l’amministrazione: è polemica per le notti bianche

La notte bianca di ieri, terza ed ultima serata organizzata per dire addio all'estate, non è andata. 

Bella la musica de I Tamorra che, andando in giro per la città, hanno fatto ballare tanti passanti; molta l'affluenza da parte dei trapanesi, desiderosi di un evento così dopo un'estate di silenzio. 

C'è, però, un piccolo particolare che non ha fatto vivere a pieno la notte bianca di ieri sera: tanti locali del Centro Storico, luogo di incontro di giovani e non, hanno deciso di non alzare la saracinesca. 

Una decisione importante - che sicuramente è costata molto ai commercianti - «determinata - così come si legge da un Comunicato - da una forza di volontà maggiore contro un'amministrazione comunale che non rappresenta né tutela noi commercianti». 

Sabato sera, infatti, i locali sono stati costretti a stoppare la musica alle ore 01:30 di notte, andando di fatto contro l'ordinanza che dava la possibilità di animare il Centro fino alle 04:00 del mattino, cosa che però ha fatto il dj set organizzato dentro la Casina delle Palme. 

«Un gravoso danno, oltre la beffa, che palesa l'incoerenza di questa amministrazioni - conclude il Comunicato dei commercianti che hanno deciso di chiudere i propri locali -. Quanto vale la pena investire in un territorio che non brilla per avere amministratori seri e preparati? Ci indigniamo all'arroganza del potere e, per eleganza, ci dissociamo nel prendere parte all'ultimo giorno di questa falsa "notte bianca". Preferiamo perdere soldi ma guadagnare la nostra dignità professionale». 

Non si è fatta però attendere la risposta da parte del Comune di Trapani che ha chiarito che le cose non stanno proprio come raccontate dai commercianti. 

«Le ordinanze hanno dato facoltà di deroga alla chiusura dei locali fino alle ore 4 del mattino ma, in quanto ordinanze sindacali, non possono derogare alle immissioni sonore imposta da legge e dunque in generalizzato favore dei singoli locali privati, qualora non organizzatori di specifici eventi su pubblica piazza e dunque appositamente dotati di licenza Pubblico Spettacolo oltre di perizie fonometriche e verifica di deroga previo parere ASP».

L'unica deroga possibile, invece, è stata adottata solo per gli eventi programmati dal Comune. 

«Tale odierna serrata - continua il Comunicato del Comune - quale strumentale e incomprensibile forma di protesta nei confronti dell'Amministrazione Comunale non porta che danno agli stessi promotori. L'amministrazione comunale comunque non avrà remora a raccogliere proposte e suggerimenti di soggetti seriamente interessati a valorizzare la favorita post pandemica concessione ampia di suolo pubblico con eventi rispettosi delle normative a tutela di tutti». 

Due dichiarazioni totalmente diverse: una che accusa, l'altra però non si lascia intimorire e rimanda tutto al mittente; una racconta i fatti, l'altra si affida semplicemente alle ordinanze, chiarendo il tutto. 

Rimane solo una cosa in comune: la notte bianca di ieri sera, è stata in realtà una "notte... in bianco" per entrambi le parti.

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