Trapani, al via il progetto il defibrillatore “viaggia” in taxi

Redazione Prima Pagina Trapani
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18 Marzo 2021 21:44
Trapani, al via il progetto il defibrillatore “viaggia” in taxi

Una rete mobile di soccorritori non sanitari addestrati alle manovre di rianimazione con il defibrillatore, in grado di intervenire in pochi minuti da un arresto cardiaco avvenuto in un luogo pubblico. È l’obiettivo del progetto DAE in Taxi (DAE è l’acronimo di Defibrillatore Automatico Esterno) che vede il CSE Centro Soccorso Emergency di Tony Alestra, in collaborazione con l’Associazione Live Onlus, impegnati per dotare il primo taxi di Trapani di defibrillatore semi automatico. L’idea nasce da Tony Alestra, esperto in cardioprotezione in ambienti pubblici, tecnico specializzato della Vear Srl e Formatore Istruttori del CSE Centro Soccorso Emergency di Trapani.

Tony Alestra ha posizionato e installato circa 25 defibrillatori pubblici nel territorio trapanese in diversi punti strategici. DAE in Taxi rappresenta un ulteriore tassello nella costruzione della rete di soccorritori non sanitari adeguatamente formati e defibrillatori pubblici disponibili. L’Associazione Live Onlus che si è fatta carico della donazione del defibrillatore del tipo AED PLUS ZOLL sarà posizionato all’interno del Taxi di proprietà del trapanese Giovanni Cimino, che da anni opera sul territorio.

LIVE Onlus è un associazione no profit nata nel 2008 e si occupa di fare beneficenza a 360°, ma in primis di donare defibrillatori in tutta l’Italia attraverso le aste benefiche (su Ebay e sia su charity stars) di maglie, pantaloncini e scarpe dei testimonial calciatori professionisti e attraverso la raccolta del 5x1000 e di donazioni spontanee. Ad oggi è riuscita a consegnare 214 apparecchi salvavita, di cui 9 nel territorio Trapanese e 4 in quello Ericino. Più defibrillatori si riusciranno ad installare nel territorio trapanese, e più sicura diventerà l’intera città, per tutti noi.

Il taxista è già stato formato all’utilizzo del defibrillatore proprio da Tony Alestra tramite il corso BLSD che abilita all’utilizzo. Il taxi cardioprotetto sarà facilmente individuabile tramite adesivi che lo distinguono dagli altri. Ogni nove minuti in Italia si evidenzia un arresto cardiaco improvviso con oltre 70.000 morti improvvise ogni anno. Oltre il 50% potrebbe salvarsi se solo si intervenisse nei primi 5 minuti. "Da qui l’importanza di dotare anche i taxi – dichiara Tony Alestra” - .

“Adesso aspettiamo che altri grandi donatori possano sostenere l’installazione dei defibrillatori sulle altre vetture pubbliche per il benessere comune dei cittadini". «Abbiamo risposto con entusiasmo alla proposta di partnership con il CSE perché è un progetto che qualifica ancor di più il loro importante ruolo urbano. Ci auguriamo, soprattutto per questo motivo, di riuscire a consegnare tanti altri apparecchi che possano essere utili, come quello della giornata di venerdì , a tutta la collettività.

La casualità ha voluto che questa richiesta di collaborazione coinvolgesse noi, attenti per missione a tematiche come questa di cardioprotezione – spiega Francesca Fontana  di Live Onlus.

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