Pubblichiamo la lettera aperta del Sindaco Tranchida in risposta all'articolo di Repubblica del 16/12/2020 "Trapani capitale di mafia..." a firma di Salvo Palazzolo. "Da Trapani capitale di mafia… a Trapani Capitale Italiana della Cultura. Caro Salvo Palazzolo, ...u niuro s'un tingi mascaria... invero, proprio la mafia utilizzava (e probabilmente, anche dai bianchi colletti) continua a farlo... il "mascariamento", come una delle armi di maggior presa "popolare" per mettere in cattiva luce (o financo depistare verità) chi si opponeva o poteva rappresentare ostacolo al proprio potere, tanto prima quanto anche dopo averne decretato ed eseguito criminale sentenza di morte.
Da Magistrati a Giornalisti, a inermi cittadini, ricordando Gian Giacomo Ciaccio Montalto e Mauro Rostagno, che era più trapanese dei trapanesi perché ha scelto di viverci… così come anche per i familiari sopravvissuti a Salvatore, Giuseppe e Barbara Asta. Questa Trapani, fatta da tanti figli eletti e sacrificati, ma non dimenticati, hanno contribuito a formare valori di testimonianza e nuova etica, ulteriori volontà civiche lottano e continuano a farlo insieme a magistrati ed operatori delle forze dell'ordine, prefetti e funzionari pubblici, giornalisti e semplici cittadini, giovani, donne e uomini, diversamente impegnati nel quotidiano sociale come a scuola, in politica e nelle istituzioni, ma sopratutto negli strati sociali più in difficoltà oltre che professionali ed imprenditoriali, perché il vento del cambiamento della vera, laboriosa, multietnica ed onesta Trapani sprigioni la forza che spazzi la paura, alimenti la fierezza dell'alzare testa e con sguardo diritto guardi al futuro, memore del passato.
Ed ancora, accertato che un politico od un sindaco chiede voti ai mafiosi, a prescindere se si mette a "disposizione" o meno, va comunque bandito da una società civile, così come un pubblico funzionario corrotto e/o correo o comunque chiunque cittadino od imprenditore scelga tortuose strade, comunque non può essere "assolto".
Ed a voluto farlo con pubblica partecipazione e con le comunità democraticamente elette, con le istituzioni, con le scuole e i giovani, l'associazionismo diffuso, con imprenditori, testimonial e cultori della memoria come dell'arte e della storia vera di Trapani.
tale inaccettabile titolo può far piacere, oltre al sadico autore, solamente a Matteo Messina Denaro, alla sua manovalanza od a qualche suo prestanome o sparuti mimetizzati soggetti… non certo ai trapanesi e ai cittadini onesti, in ogni dove.
A presto incontrarti, intanto chiedendoti diritto di replica".