Il ‘blocco sfratti’ è una misura di emergenza degli ultimi Governi per contenere il malessere di migliaia di famiglie. Ma adesso lo sblocco è molto vicino e si prospettano, in Sicilia, 10mila sfratti possibili. Ne abbiamo parlato con Giusy Milazzo, segretaria regionale Sunia: “Il 30 Dicembre si è chiuso l'ultimo step del blocco degli sfratti, sarà così possibile, tragicamente, chiedere l'esecuzione in tutti i casi in cui si riscontra una morosità dell'inquilino - anche se si tratta di morosità incolpevole dovuta alla perdita del lavoro o del reddito a causa delle conseguenze dell'emergenza sanitaria, evidenzia.
A livello nazionale il Sunia aveva chiesto sia la proroga del blocco sia la previsione di finanziamenti adeguati. Somme che sarebbero servite ad assicurare il passaggio da casa a casa e per poter bloccare gli sfratti, prevedendo, per i proprietari disponibili a proseguire il rapporto d'affitto, risorse a parziale ristoro dei canoni non pagati. Considerata l’emergenza sociale, abbiamo anche chiesto l’apertura di tavoli di confronto presso tutte le Prefetture, al fine di consentire che ogni procedura di sfratto potesse essere esaminata per trovare soluzioni adeguate.
Nonostante in molte delle province siciliane si siano tenuti i primi incontri convocati dai Prefetti, nessun protocollo è stato definito. Questa situazione ci preoccupa moltissimo perchè ci aspettiamo, in Sicilia nel 2022, almeno 10mila sfratti ed è solo la punta dell'iceberg di un disagio abitativo dilagante che si aggrava di pari passo con la crescita del disagio socio economico e del così detto lavoro povero. La Regione Sicilia, con una lentezza esasperante, si accinge ad emanare un bando con risorse nazionali del Fondo sostegno affitto che ammontano a circa 17 milioni di euro, per assegnare un contributo affitto per i redditi bassi.
Il contributo è relativo all'anno 2020 ed il bando, che dovrebbe uscire a giorni, non servirà per bloccare o rallentare gli sfratti in corso - nel migliore dei casi l'assegnazione avverrà alla fine del 2022, sottolinea la segretaria regionale Sunia. Questo per affermare che, seppure importante, un contributo così concepito, anche con regole vecchie pre-covid, non può essere in nessun modo efficace per contrastare il fenomeno degli sfratti. Per questo ribadiamo l’urgenza di un piano casa nazionale che, senza consumo di suolo, aumenti la disponibilità di case popolari e sociali sul territorio nazionale”.