Ritardi esami istologici e petizione in difesa del Direttore Generale della ASP Trapani

Una bufera mediatica e politica

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
16 Marzo 2025 15:57
Ritardi esami istologici e petizione in difesa del Direttore Generale della ASP Trapani

Negli ultimi giorni, la vicenda dei ritardi nei risultati degli esami istologici, che hanno colpito numerosi pazienti della provincia di Trapani, ha scatenato una vera e propria bufera mediatica e politica. La questione è diventata talmente esplosiva che la Procura di Marsala ha preso in mano il caso, avviando un'indagine sulla professoressa Maria Cristina Gallo, la quale aveva denunciato pubblicamente il disservizio che aveva portato ad attese fino a otto mesi per ricevere gli esiti degli esami. La situazione ha sollevato preoccupazioni non solo per l'impatto sulla salute dei pazienti, ma anche per le responsabilità a livello dirigenziale e politico.

A seguito della diffusione del caso, sono aumentate le richieste di dimissioni nei confronti dei vertici della sanità siciliana, con particolare riferimento al direttore generale della ASP Trapani, Ferdinando Croce. La pressione è arrivata fino al presidente della Regione, Renato Schifani, che ha convocato Croce per chiarire la vicenda e ha predisposto un'ispezione per verificare lo stato della situazione, oltre a lanciare un piano straordinario per risolvere i ritardi. La vicenda, seppur drammatica, ha scatenato anche una reazione inaspettata tra i dipendenti dell’ASP di Trapani, che hanno lanciato una petizione di sostegno al direttore generale.

La petizione di solidarietà al Direttore Generale

In un clima di crescente tensione, è emersa una petizione online tra i dipendenti dell'ASP Trapani a sostegno di Ferdinando Croce. In sole 12 ore, sono state raccolte oltre 1.300 firme, un segnale forte che evidenzia la solidarietà verso il direttore generale, nonostante i gravi ritardi. Il testo della petizione esprime una condanna per i ritardi, ma sottolinea anche che l’ASP Trapani è ancora un’azienda in grado di garantire risposte sanitarie adeguate grazie alla competenza e all'impegno quotidiano dei suoi operatori.

Il documento esprime chiaramente il disappunto verso l’immagine negativa che la vicenda ha creato per l’ASP Trapani, ma si rivolge anche alla politica, chiedendo un intervento che vada oltre le logiche elettorali. La petizione sottolinea che la soluzione non risiede nel creare discontinuità alla guida dell’azienda, ma nel sostenere l’attuale direttore generale affinché possa affrontare le criticità e risolvere i problemi strutturali che hanno portato ai ritardi.

Un appello alla politica: sostenere, non punire

Nel testo della petizione, i firmatari chiedono che la politica metta in campo un piano che affronti le difficoltà alle radici, con l’obiettivo di evitare ulteriori caos e discontinuità. In particolare, la petizione esprime la convinzione che l’attuale Direttore Generale, pur essendo relativamente giovane, abbia dimostrato grande dedizione, competenza tecnica e capacità di gestione della sanità territoriale. La sua leadership viene descritta come fondamentale per navigare attraverso le difficoltà della situazione, cercando di risolvere i problemi senza farsi travolgere da facili soluzioni politiche che possano danneggiare ulteriormente l’azienda.

Il sostegno dei dipendenti

I dipendenti dell’ASP Trapani si sentono in dovere di difendere il proprio direttore generale, che, secondo la petizione, ha sempre agito con rispetto per i collaboratori, motivando il personale e mostrando coraggio nelle scelte per garantire il benessere pubblico. Sebbene la situazione dei ritardi rimanga inaccettabile e meriti una risposta ferma, i firmatari chiedono che la politica non trasformi il Direttore Generale in un capro espiatorio, ma lo supporti nel risolvere i problemi strutturali che affliggono l’azienda.

Le responsabilità e il futuro dell’ASP Trapani

Il caso dei ritardi negli esami istologici ha certamente messo in luce un sistema sanitario provinciale in difficoltà, ma la petizione dei dipendenti dell’ASP Trapani evidenzia anche la volontà di voler superare questo periodo critico. Il messaggio chiaro è che la soluzione non passa per la rimozione dei vertici, ma attraverso una gestione stabile e competente che possa affrontare le inefficienze strutturali, riducendo il rischio di situazioni analoghe in futuro.

Il sostegno a Ferdinando Croce, esemplificato dalle oltre 1.300 firme raccolte in poche ore, rappresenta un forte segnale di fiducia e solidarietà all’interno dell’azienda sanitaria, nonché un appello alla politica affinché non si ceda alla tentazione di fare delle scelte dettate da logiche di convenienza elettorale, ma si favorisca una risposta concreta ai problemi reali, con l’obiettivo di tutelare la salute della comunità e la serenità degli operatori sanitari.

Resta ora da vedere come evolverà la vicenda, con la speranza che la situazione possa risolversi in tempi rapidi, restituendo fiducia ai cittadini e agli operatori sanitari, senza ulteriori danni per la sanità trapanese e i suoi pazienti.

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza