Aggrediti e minacciati di morte sette agenti della polizia penitenziaria di Trapani.
Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi nei cortili passeggi del padiglione del Mediterraneo, dove alcuni detenuti hanno creato una rissa nella quale è stato necessario l'intervento del poco personale carcerario per sedare la situazione.
A pagarne le conseguenze più gravi sono stati quattro poliziotti che hanno dovuto ricorrere alle cure dei medici.
Altri tre poliziotti della penitenziaria sono stati, poi, minacciati di morte da parte di alcuni detenuti.
A comunicare quanto accaduto sono stati i Segretari Locali dei sindacati SAPPE, UILPA Polizia penitenziaria, USPP e FNS CISL.
«Il clima di accanimento verso la Polizia Penitenziaria incessantemente diffuso dai mass-media, sommato alla carenza di personale - dicono i sindacati - sta portando le carceri al baratro, con il grave pericolo di derive violente, con la perdita dell'autorevolezza delle regole».
«Purtroppo - concludono i sindacalisti -, il clima delle caccia al poliziotto penitenziario, lanciata anche dalla generalizzazione dei fatti accaduti a Santa Maria Capua Vetere, stanno indebolendo di più il sistema carcerario, con una aumento esponenziale dei rischi in capo al poco personale in servizio nel carcere trapanese.I sindacalisti augurano una pronta guarigione ai colleghi coinvolti, la solidarietà a quelli minacciati e provvedimenti severi nei confronti dei detenuti che si sono macchiati di questi abietti atti. I sindacati locali si sono riservati di chiedere un incontro con il Prefetto di Trapani per sollecitare l'apertura di una unità di crisi perché la situazione delle carceri trapanesi».