Pallacanestro Trapani, i numeri di Chiusi

La squadra ha conquistato la salvezza con largo anticipo.

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
05 Maggio 2023 10:15
Pallacanestro Trapani, i numeri di Chiusi

Grande stagione per coach Giovanni Battista Bassi che ha consentito alla San Giobbe di conquistare la salvezza con largo anticipato, grazie ad un gruppo di italiani di sicura affidabilità per la categoria, puntellato da due stranieri importanti, che hanno garantito contributo costante in regular season, cui affidare buona parte delle responsabilità offensive, prova ne sia che, oltre a Medford ed Utomi, soltanto Bolpin ha viaggiato in doppia cifra di media.

In generale un quintetto solido per la categoria, ben bilanciato tra pericolosità dei lunghi e dal perimetro, con una forte connotazione d’intensità difensiva ed organizzazione tattica.

Ecco i singoli. 

Nel perimetro il giocatore più pericoloso è il play/guardia americano Lester Medford (1993) che ha girato tanto in Europa (Ungheria, Svizzera, Lituania, Macedonia, Lettonia e Polonia). Esterno con non tanti centimetri ma di grande energia sul parquet, capace di creare gioco ma anche di mettersi in proprio, soprattutto col suo micidiale tiro dalla distanza. Bene in stagione regolare: 18.7 p.ti, 5.2 falli subiti, 3.5 rimbalzi e 3.3 assist a match. Bene dalla media (50% da due), mentre le percentuali da fuori si fermano al 35% da tre, su più di 7 tentativi di media, soluzione che usa tanto. Assiduo frequentatore della lunetta, per via della capacità di subire fallo. Di contro, tante perse (3.2 a match) ma si carica di tante responsabilità (15 conclusioni dal campo di media). Aggressivo sulla palla, con 2 recuperi di media. 

Sul perimetro c’è anche la guardia-ala Riccardo Bolpin (1997), che può giocare i tre ruoli sul perimetro. Ex Pistoia, Latina e Forlì, forza poco, dimostrando una “pulizia” di gioco di non poco conto, con un tiro dalla distanza affidabile, che usa in prevalenza (37% dall’arco, su 5 tentativi a match). Per il resto, doppia cifra di media, con 11.2 p.ti (42% da due), 2.9 falli subiti, 2.9 rimbalzi e 2.6 assist a match, segno che vede bene anche il gioco. Frequenta il giusto la lunetta, poiché è un giocatore prevalentemente perimetrale. Americano aggiunto! 

In corsa, alla fine del girone di ritorno, è arrivata l’ala del 1994 Iris Ikangi, ex Scafati e Torino, con collaudata esperienza nella categoria. Può far male da tre (36% su quasi 6 tentativi di media), garantendo al contempo un buon contributo di fisicità (8 p.ti di media nelle due uscite di regular). In quintetti piccoli, può giocare anche da 4 tattico che apre il campo. Prezioso. Poco incline a buttarsi nel traffico, poiché usa in prevalenza il tiro dalla distanza.

Si è ripreso dai gravi infortuni degli scorsi anni Matteo Martini (1992) che è letteralmente esploso qualche anno fa a Legnano, e se in piena forma è in grado di buoni bottini, sfruttando sia il suo uno contro uno che la capacità di chiudere in arresto e tiro, anche dalla distanza da dove ha sempre avuto eccellenti medie. Buona capacità di rifornire i compagni e innato senso del rimbalzo. Per lui in stagione regolare 7.6 p.ti (51% da due, 37% da tre) e 4.1 rimbalzi per gara. 

Poi c’è il 3/4 U.S.A., con cittadinanza nigeriana, Daniel Utomi (1997) che, arrivato in corsa, si è ormai inserito alla perfezione. Grande atletismo e fisicità ma, al contempo, ottime doti balistiche dalla distanza, come dimostra l’eccellente 39% dai 6.75 in stagione (su oltre 6 tentativi di media), arma che utilizza più del tiro dalla media (51% da due). Importante la sua doppia dimensione, in particolare quando si “apre” contro lunghi meno dinamici. A referto con 14.1 p.ti e 5.1 rimbalzi ad uscita. Energia. Attacca poco il ferro. 

Il pivot è l’ex Legnano e Bergamo Davide Bozzetto (1989), che si fa parecchio sentire alla voce rimbalzi, mentre il suo apporto nella casella dei punti realizzati va a fasi alterne. È un giocatore d’area, solido, che in attacco non ha tanti movimenti spalle a canestro né grande tiro dalla media, ma che non fa mai mancare il suo apporto d’intensità. I suoi numeri in regular season: 6.5 p.ti, 2.3 falli subiti e 5.8 rimbalzi per partita. Le percentuali da sotto sono buone (51% da due) mentre negli anni ha messo su anche il tiro da fuori, pur non sempre efficace (26% da tre), soluzione comunque preziosa per aprire il campo. Qualche assist lo “smazza” poiché conosce bene il gioco. Uomo d’area. 

Un prezioso contributo sul perimetro lo assicura altresì la guardia-ala del 1990, ex Fortitudo Bologna, Cassino e Latina, Davide Raucci che, nei 26’ di permanenza sul parquet, fa valere le sue indubbie doti fisiche. Ha messo a referto 5.5 p.ti (49% da due, 20% da tre, specialità dove ha faticato in stagione) e 3.3 rimbalzi per partita. Impatto fisico sul match assicurato ma anche tanto altro per la causa. Grida però vendetta il 47% ai liberi, che invero frequenta poco. In roster anche l’atipica ala del 1996 Daniel Donzelli, ex Biella, Casale Monferrato e Bakery Piacenza, che in stagione regolare ha fatturato 4.9 p.ti (53% da due), 2.2 falli subiti, 4.3 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Decisivo il suo gioco fronte a canestro, dove però ha sfruttato poco il tiro da tre (30%). Doti tecniche che mettono in difficoltà i più statici avversari diretti. Male dalla lunetta, con appena il 57% stagionale. Assente nelle ultime gare. Stagione sotto media.

Nel colorato si fa rispettare il pivot Luca Possamai (2001) che, con le sue lunghe leve, è un buon intimidatore d’area. Rimbalzi e buone percentuali da sotto sono il suo biglietto da visita. Non usa il tiro da tre e fatica dalla lunetta (52% in stagione). Per il resto, 5.5 p.ti (55% da due) e 3.4 rimbalzi a match, in oltre 16’ di utilizzo medio. In crescita. 

Oltre 18’ poi per il playmaker Lorenzo Raffaelli (1999), che ha dato tanta energia anche se le percentuali dal campo sono migliorabili (42% da due, 28% da tre). Per il resto 5.5 p.ti, tanta pressione sulla palla, transizione spinta a più non posso, ed il 93% ai liberi. 

Scuola Reggio Emilia ed ex Biella, poco impatto infine per il talentuoso prospetto (play-guardia del 2001) Carlo Porfilio. 

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