Nicoletta Indelicato vittima di un “triangolo” pericoloso?

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
20 Marzo 2019 12:59
Nicoletta Indelicato vittima di un “triangolo” pericoloso?

Una vicenda che lascia senza parole per la ferocia e la cattiveria con cui due giovani trentenni hanno assassinato una loro, quasi, coetanea per semplici discussioni e magari anche gelosie tipiche di ragazze della loro età. Insulti e parolacce che sono andati aldilà dei social e che sono sfociati in un delitto orribile. La storia di due “amiche”, due giovani ragazze rumene, entrambe adottate da famiglie della “Marsala bene”, probabilmente innamorate dello stesso ragazzo o semplicemente gelose l’una dell’altra, con delle cose da chiarire.

Con questa scusa, Nicoletta Indelicato, potrebbe essere stata invitata dall’amica, Margareta Buffa, trasformatasi poi in assassina insieme al fidanzato Carmelo Bonetta, ad uscire sabato sera a mezzanotte senza immaginare di non fare più rientro a casa. Un orrore che si è consumato nella campagna di contrada Sant’Onofrio, in un terreno abbandonato dove il corpo di Nicoletta, 25 anni, è stato trovato bruciato.

Ma che ci faceva Nicoletta in quella zona? L’avranno attirata in un tranello? Margareta, 29 anni, avrebbe confessato il massacro raccontando di essere stata aggredita verbalmente da Nicoletta, di essere stata definita “una zoccola”. Forse questa rabbia l’ha portata ad architettare tutto questo per farla pagare alla povera Nicoletta? Nessuna giustificazione per un gesto di tale crudeltà in cui si è arrivati anche ad ardere, ancora viva, una persona. Nei resti del rogo, infatti, sono state trovate pozze di sangue e secondo un’ipotesi degli inquirenti la giovane potrebbe essere stata ancora viva quando è stata data alle fiamme.

Adesso non rimane che il dolore di una famiglia, di un padre, Damiano Indelicato, insegnante all’istituto comprensivo Luigi Sturzo, e di una madre Anna Rita Angileri che già lunedì avevano lanciato un disperato appello: “Aiutateci a trovare nostra figlia, stiamo malissimo». Forse, in cuor loro, sapevano già che qualcosa di grave era successo.

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