Più volte in questi anni la nostra redazione ha sollevato la questione, che a quanto pare poco interessa alla cosiddetta “intellighentia culturale mazarese”, e cioè quella del recupero e della messa in sicurezza dei mosaici e del sito di San Nicolo Regale (più volte previsti nel piano annuale degli anni precedenti). Ripercorriamo, magari anche per rinfrescare la memoria di quanti avessero dimenticato l’annosa questione, l’iter per l’avvio dei lavori ancora bloccati. Nel marzo del 2016, cioè più di tre fa, attraverso una nota, l’Amministrazione Cristaldi annunciò l’avvio della gara d’appalto, dopo l’annullamento di una precedente, per i lavori di messa in sicurezza dei mosaici romani di San Nicolò Regale.
La gara doveva essere espletata dall’Ufficio Comunale Appalti e Contratti a partire dal 10 aprile del 2018. L’importo complessivo del progetto era di 137 mila euro. L’importo a base d’asta soggetto a ribasso è di euro 99.704,24 ai quali vanno aggiunti oneri di sicurezza non soggetti a ribasso per 7.504,02 euro ed altre somme a disposizione dell’Amministrazione quali oneri di conferimento in discarica, oneri tecnici ed Iva. Il progetto fu elaborato dall’architetto Alberto Ditta e dal geometra Pino Fasulo dell’ufficio tecnico comunale ed è inserito nel piano annuale delle opere pubbliche.
Finalmente il 4 settembre 2017, cioè dopo più di un anno, arriva la notizia della conclusione delle operazioni di gara per l’affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza dei mosaici romani di San Nicolò Regale. “Al termine di un iter lungo e farraginoso – dichiarava il vice Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici, Silvano Bonanno – e dopo avere ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali e dagli altri organi competenti, finalmente la commissione di gara ha provveduto ad affidare i lavori e sarà possibile attuare il progetto esecutivo per la messa in sicurezza, la piena valorizzazione e salvaguardia del sito di interesse storico-archeologico, rimuovendo la parte di tetto pericolante che sovrasta i mosaici e che costituisce la terrazza oggi non fruibile”.
Nella stessa nota si dava notizia che l’Ufficio comunale competente aveva provveduto ad aggiudicare, in via provvisoria, i lavori. Ad aggiudicarsi, provvisoriamente, i lavori era stata la ditta DI.BI.GA Costruzioni S.A.S. – Impresa ausiliaria Di Giorgi srl, con sede ad Alcamo, che aveva offerto un ribasso del 21,70%sull’importo a base d’asta. Direttore dei lavori e Responsabile Unico del Procedimento era stato nominato il geom. Filippo Bentivegna dell’Ufficio Tecnico comunale. Quando sembrava tutto pronto per l’avvio dei lavori qualcosa si inceppò e nessuno vide mai un operaio dalle parti del sito storico.
Il 13 dicembre del 2018 l’Amministrazione Cristaldi annunciò la consegna formale dei lavori di messa in sicurezza di San Nicolò Regale all’impresa DI.BI.GA. sas di Alcamo, aggiudicataria dei lavori per circa 107mila euro oltre a oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. I lavori –come si leggeva in una nota del Comune –sarebbero iniziati subito dopo l’Epifania, nella prima decade del gennaio 2019, per terminare entro 120 giorni. In particolare era prevista la rimozione di parte di tetto pericolante sui mosaici, collocando sui pilastri già presenti una rampa per l’accesso alla chiesa di San Nicolò Regale, dalla quale sarà possibile vedere i mosaici sottostanti.
La terrazza di accesso alla chiesa e la zona di accesso ai mosaici sono chiusi da oltre tre anni per motivi di sicurezza. Alla consegna formale dei lavori ed al sopralluogo nel sito di San Nicolò Regale intervennero oltre al Vice sindaco, il responsabile unico del procedimento geometra Mario D’Agati, l’architetto Francesco Pernice dell’ufficio Patrimonio, l’arch. Antonio Sferlazzo, responsabile della sicurezza, il dr. Filippo Occhipinti, funzionario della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Trapani ed il responsabile della ditta aggiudicataria dei lavori, Gaspare Di Giorgi.
Ad oggi però nessun inizio dei lavori ha riguardato la struttura di San Nicolo Regale, ancora è tutto fermo. Passando a piedi dal lungomazaro, via Molo Com. Caito, è facile notare sia il degrado della struttura millenaria di stile, originalissimo esempio di sincretismo arabo-normanna, sia il degrado dei sottostanti mosaici romani ricoperti ormai di calcinacci caduti dal tetto e che occultano la raffigurazione di un cervo saettante. (in foto collage di copertina il sito di San Nicolò Regale e l'interno sottostante con i calcinacci coprenti i mosaici).
Quei mosaici insieme ai muretti separano gli ambienti rappresentano l’ultima testimonianza dell’esistenza di “domus romana” risalente al III sec. d.C. Dai anni purtroppo questi preziosi mosaici non sono più visitabili, chiusi in un autentico “scantinato” creato sotto la terrazza della struttura di San Nicolò Regale. La loro vista è occultata ai turisti anche dalla polvere accumulata sulla vetrata che circonda il perimetro della parte sottostante alla terrazza ormai pericolante.
Rimuovendo con un fazzolettino la polvere, è facile scorgere lo scempio: calcinacci crollati dal soffitto, abbastanza logorato dall’umidità, accumulati sul pavimento dei preziosi mosaici. Si tratta certamente di uno dei più bei siti archeologici siciliani ma la cui vista purtroppo è negata. Risulta assordante –come dicevamo- il silenzio sulla questione anche della “borghesia culturale” mazarese, sia laica che religiosa, tanto impegnata nell’organizzare eventi vari, ai quali, diciamo la verità, si registra la presenza sempre delle stesse persone.
Variegati personaggi di diversa estrazione sia politica che sociale (professori, storici, professionisti, cultori delle scienze umanistiche e sociali et…) rimangono inermi e da tutt’altre faccende affaccendati… Abbiamo saputo informalmente che i suddetti lavori potrebbero iniziare finalmente nei prossimi giorni, ma visti i precedenti non possiamo certamente dare nulla di scontato. Speriamo soltanto (ecco perchè la questione risollevata attraverso la nostra rubrica #mazarasipuò) che la nuova Amministrazione comunale, quella guidata da Salvatore Quinci ed insediatasi lo scorso 30 maggio, finita la stagione estiva con i variegati spettacoli ed eventi organizzati nell’ambito del cartellone estivo #Mazara Live, possa prendere seriamente in mano la situazione e dare seguito concretamente ai buoni propositi elettorali al fine di potere finalmente restituire alla Città e al suo patrimonio storico questo importantissimo monumento che potrebbe essere utilizzato, pensate alla bellissima terrazza che si affaccia sul porto canale, per eventi culturali di alto profilo (non certamente per cabaret…).
Francesco Mezzapelle