Libera Associazioni, il presidio comunale di Trapani tra progetti e valori

Redazione Prima Pagina Trapani
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31 Ottobre 2020 23:52
Libera Associazioni, il presidio comunale di Trapani tra progetti e valori

Continuità, proposta e condivisione. Sono questi i valori che caratterizzano “Libera”, una rete di associazioni, cooperative sociali, movimenti, scuole, sindacati, diocesi e gruppi scout. Nata come associazione nel 1995, coinvolge in un impegno contro le mafie e i fenomeni di criminalità, alimentando la giustizia sociale e la ricerca di verità. Nei suoi venticinque anni, l’associazione è diventata un vero e proprio pilastro presente su tutto il territorio italiano. Conta, infatti, 20 coordinamenti regionali, 82 coordinamenti provinciali e 278 presidi locali.

Ma non solo. Libera, infatti, è presente anche in Europa, in Africa e in America Latina. A Trapani, l’associazione Libera è presente dall’inizio del 2000 e il Presidio Comunale è stato dedicato a Giangiacomo Ciaccio Montalto, magistrato ucciso a Valderice il 25 gennaio 1983. Tanti sono i progetti che ogni giorno il presidio di Trapani porta avanti per mantenere vivo il ricordo e la memoria delle vittime innocenti delle mafie. Uno dei tanti, è “Amunì”, un progetto nato nel 2011 nelle province di Trapani e Palermo e rivolto ai ragazzi sottoposti a procedimento penale e impegnati in un percorso di riparazione, che a breve rivedrà la luce dopo il periodo di lockdown.

Un’associazione attiva, che conta tanti soci ma anche tanti ammiratori in città che non vogliono dimenticare ciò che la criminalità organizzata ha fatto nel nostro territorio. Una voglia, questa, che unisce tutti i presidi presenti in Italia. Ed è proprio per non dimenticare che Libera ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Catania contro le dichiarazioni dell’ex senatrice Angela Maraventano. L’ex senatrice, infatti, il 3 ottobre 2020 dichiarò che, un tempo, la mafia era sensibile e aveva un coraggio che oggi non ha più.

«Queste – ha dichiarato la vicepresidente di Libera Enza Rando – sono parole inaccettabili che offendono le vittime innocenti delle mafie. Noi non conosciamo le mafie sensibili e coraggiose, noi conosciamo le mafie delle stragi che hanno ucciso bambini, donne e uomini che si sono ribellati per difendere la democrazia del nostro paese». Una scelta condivisa da tutti i presidi, come quello di Trapani, che ogni giorno cercano di liberare il proprio territorio dalla mafia e trovano, non poche volte, degli ostacoli non indifferenti.

  Chiara Conticello

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