La sua auto è stata colpita in pieno da un masso ed ha riportato lesioni dopo essere stato investito da un’auto. Necessaria la messa in sicurezza dei costoni rocciosi come quello sovrastante la ex 187 nel nostro territorio”
«Apprendiamo dei momenti drammatici vissuti a Cinisi dal nostro concittadino Simone Lazzara ed esprimiamo vicinanza al cardiologo di Castellammare del Golfo, fortunatamente rimasto illeso nonostante la sua auto colpita in pieno da un masso. Il medico ha riportato alcune lesioni dopo essere stato investito da un’auto. Gli facciamo i nostri migliori auguri di pronta guarigione».
Lo afferma il sindaco Nicolò Rizzo appreso che il medico castellammarese Simone Lazzara l'altro ieri sera, 28 novembre, percorreva l’autostrada A-29 in direzione Palermo quando, nei pressi di Cinisi, il mezzo è stato colpito in pieno da un masso. Un urto violentissimo: l’auto, finita contro il guard rail, è stata poi presa in pieno da un’altra auto che non è riuscita ad evitare l’impatto urtando contro un terzo veicolo che ha investito lo stesso dottor Lazzara che, uscito dall’auto distrutta, ha riportato alcune lesioni fortunatamente non gravi.
«Ci auguriamo che il dottor Simone Lazzara guarisca quanto più velocemente possibile: il terribile incidente ripropone il problema, da noi più volte affrontato, della necessità della messa in sicurezza dei costoni rocciosi -dice il sindaco Nicolò Rizzo -. Ricordo che dal costone tufaceo sulla ex 187 che porta alla stazione ferroviaria di Castellammare, ben due cedimenti non hanno fortunatamente avuto gravi conseguenze solo per puro caso come avvenuto anche a Cinisi.
Il primo tratto del costone è stato messo in sicurezza con intervento urgente e finanziamento della protezione civile regionale e adesso, per la seconda più recente frana dallo stesso costone, a breve partiranno i lavori. Bisogna comprendere che occorre agire mitigando il rischio idrogeologico per l’incolumità dei cittadini nonostante i disagi che alcuni interventi portano ma che in caso di cedimenti sono assolutamente necessari come la chiusura di alcuni assi viari».
Nella foto: l’auto del dottor Lazzara e l’altra coinvolta nell’incidente causato dal masso rotolato dalla montagna