Oggetto: incendio sulla montagna di Erice
L’incendio che ieri ha devastato il versante ovest della montagna di Erice, messo in pericolo persone e abitazioni e incenerito alberi e sterpaglie, è solo l’ultimo atto di una strategia criminale di chi, impunemente, vuole distruggere il territorio. Quest’anno i piromani hanno agito anzitempo, molto prima dell’estate e, aiutati dal forte vento di Scirocco, hanno colpito una vasta parte del territorio ericino. Solo grazie all’intervento dei vigili del fuoco, dei volontari della Protezione civile e dell’Aereonautica, si è evitata una vera catastrofe.
Crediamo che dinanzi a questi atti gravissimi che causano danni incommensurabili alla natura e all’uomo, nessuno possa rimanere indifferente. Ma l’indignazione non è sufficiente: è necessario che ognuno faccia la propria parte, e le istituzioni e la politica prima di tutti.
Erice va tutelata e salvaguardata ogni giorno dell’anno come patrimonio dei residenti e della collettività e non solo nel periodo estivo quando il borgo medievale si popola di turisti e (sempre meno) di villeggianti. Le azioni di tutela dell’ambiente e di rilancio di uno degli angoli più suggestivi della provincia, ricchissimo di storia e di cultura, vanno programmate, e devono essere lungimiranti e costanti.
L’Associazione Salvare Erice si augura che nelle intenzioni dell’amministrazione pro tempore e dei candidati sindaci che si propongono come guida del Comune, ci sia la volontà di mettere in campo azioni forti e decise che vadano in questa direzione.
Mariza D’Anna