Sorpresa e meraviglia ma al tempo stesso anche preoccupazione per i venti di guerra che agitano in particolare il Mediterraneo orientale a seguito dei drammatici avvenimenti in Israele. Sono stati questi i sentimenti che hanno attraversato l’animo di molti trapanesi, e non solo, che negli ultimi tre giorni hanno visto l’approdo del sottomarino Scirè (S527) presso il porto di Trapani, sempre più importante crocevia del traffico marittimo sia commerciale che militare, oltre che diportistico, del Canale di Sicilia.
Il sottomarino (lungo 56 mt e largo 7 mt) - che appartiene alla Classe "Todaro" (U212A) e che prende il nome dalla storico Regio Sommergibile Scirè (Classe Adua), varato nel 1938 e che, dopo varie leggendarie gesta durante la II Guerra Mondiale, fu affondato da un’unità navale inglese nelle acque antistanti la città di Haifa nell’agosto del 1942 - dopo una sosta per motivi tecnici ha lasciato questa mattina lo scalo marittimo per riprendere il suo normale servizio.
“I battelli della classe Todaro – si legge sul sito del Ministero della Difesa- nascono dalla cooperazione nel campo tecnico-industriale tra la Marina Militare Italiana e la Marina Militare Tedesca e dall’esigenza di dotarsi di piattaforme subacquee altamente competitive nel quadro dei sommergibili convenzionali (non nucleari). Consegnato il 19 febbraio 2007, il battello è dotato delle più moderne apparecchiature e sistemi subacquei, tra cui spicca l’innovativo sistema di propulsione a fuel cell, che sfrutta la reazione chimica tra ossigeno e idrogeno per la produzione di energia elettrica necessaria alla propulsione del mezzo che, grazie a un elevato livello di automazione garantita dai moderni apparati, è in grado di assicurare la piena operatività con un equipaggio di sole 27 persone, altamente specializzate ed esperte.
La sua notevole silenziosità, le spiccate doti di occultamento e la capacità di operare in collaborazione al Gruppo Operativo Incursori nell’ambito di operazioni speciali lo rendono una piattaforma particolarmente idonea alla raccolta di dati intelligence e di sorveglianza delle aree d’interesse, integrandosi in modo efficace nei dispositivi di difesa nazionali, multinazionali e NATO. Da quando è entrato in servizio, il Sommergibile Scirè ha preso parte a molteplici operazioni, come ad esempio la missione NATO denominata Active Endevour, per il contrasto del terrorismo e dei traffici illeciti sul mare.
È stato inoltre protagonista di alcune rilevanti operazioni di monitoraggio e sorveglianza degli interessi nazionali, dei traffici marittimi nonché della Campagna CONUS 09, che ha visto impegnato l’equipaggio per cinque mesi in intense esercitazioni con la US NAVY, durante le quali sono state affinate le procedure di impiego dei più recenti sensori acustici di cui il battello dispone e si sono verificate le notevoli capacità expeditionary dei battelli classe 'Todaro'. L’Unità ha preso parte, inoltre, a molteplici attività addestrative nazionali, come le esercitazioni complesse Mare Aperto e Amphex, ed attività internazionali quali la Noble Manta, la Noble Mariner e la Proud Manta.
Rimarchevole, in questi ultimi periodi, l’impegno dello Scirè e del suo equipaggio nella nobile opera della salvaguardia della vita in mare e nel contrasto dei trafficanti di esseri umani nel Mar Mediterraneo: sono infatti numerose le missioni di Mare Nostrum, Mare Sicuro e Eunavformed Operazione Sophia a cui l’Unità ha preso parte”.
Anche lo scorso anno, a metà maggio, il porto di Trapani registrò l’arrivo e la sosta di un sottomarino convenzionale, il “Salvatore Todaro (vedi foto di copertina); anche in quell’occasione, considerato che da qualche mese era scoppiato il conflitto in Ucraina, l’arrivo del battello (anch’esso appartenente Classe “Todaro”) destò curiosità e un po’ di preoccupazione, salvo poi scoprire che la sosta trapanese del sottomarino era legata a necessità di rifornimento durante un giro di esercitazione rientrante nell’operazione “Mare Aperto”.