utenze e cancelleria), che potranno anche essere diverse da quelle comunali, ed il loro mantenimento, saranno a carico del Comune.
- avanzare proposte, per migliorare la qualità della vita degli abitanti e incentivare concretamente la partecipazione alle scelte amministrative e strategiche di chi vive nelle frazioni, quartieri e rioni dell'organo esecutivo e dell'organo consiliare;
- avanzare proposte per il coinvolgimento diretto alla vita democratica della città e per affermare il principio che ogni singolo individuo è parte vitale della comunità trapanese.
Le proposte, non potranno includere computi metrici o preventivi di spesa, dovranno indicare criticità, problemi, disagi e le eventuali soluzioni;
- predisporre relazioni che illustrano necessità e bisogni del territorio di riferimento e delle persone che vi abitano, da sottoporre al Sindaco, alla Giunta ed alla Presidenza del Consiglio Comunale, ogni anno e possibilmente prima dell'approvazione del Bilancio di Previsione;
- convocare assemblee degli abitanti del quartiere, del rione e delle frazioni per discutere ed elaborare eventuali proposte che la Consulta farà propria ed inoltrerà agli organi rappresentativi dell'Ente;
- richiedere strutture e mezzi per attivare servizi, centri di ascolto e laboratori per sostenere la creatività artistica degli abitanti, attività artigianali e mantenere la memoria delle tradizioni;
- richiedere la presenza di altre istituzioni per il tramite sempre del Sindaco e/o degli Assessori competenti, come l'ASP, il distretto socio sanitario, uffici periferici regionali e statali, biblioteche e associazioni pubblici e private;
- proporre protocolli e convenzioni, patti di collaborazione per soddisfare i bisogni della popolazione o fasce di essa, quali minori, donne, anziani e disabili con istituzioni pubbliche e private e parrocchie e/o gruppi di volontariato o altre istituzioni religiose;
- assegnare ogni altra iniziativa utile a garantire la partecipazione e soddisfare i precedenti compiti.
I Giovani, le Cittadine e i Cittadini trapanesi - dichiara il Sindaco Tranchida – entrano, con riconoscimento, a pieno titolo nel "governo" cittadino. Questa visione politica, definitivamente spazza via la cultura della delega al politico, talvolta ras di quartiere. Ogni cittadino, a maggior ragione in forma locale associata e partecipata (consulta locale ed assemblea cittadina) può essere protagonista del futuro e della qualità di vita della zona in cui abita, conseguendo un rapporto diretto e privilegiato in seno alle scelte che interessano il proprio ambito di vita cittadina, continua Tranchida. Ringrazio, pertanto, non solo la Giunta ma tutti i Consiglieri di maggioranza per avere scommesso nella politica di partecipazione civica dal basso guardando con visione alta al futuro e che già oggi vede una comunità in cammino.
Il sogno di un uomo solo - conclude il sindaco Tranchida - rimane un sogno. Il sogno di tanti è la realtà che comincia… e che non si può fermare".