Festival "Le Vie dei Tesori". A Trapani si vola in Piper sulle saline e si ritorna nella Cappella dei Crociati

Tre weekend per un nuovo festival di “riappropriazione della bellezza” che racconta l’intera Isola

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
05 Settembre 2024 10:11
Festival

Le Vie dei Tesori ritorna a Trapani per tre weekend, dal 14 al 29 settembre. Sarà possibile visitare le tre città (e Marsala in ottobre) con un unico coupon. Tre weekend per un nuovo festival di “riappropriazione della bellezza” che racconta l’intera Isola e che quest’anno diventa maggiorenne: era il 2006, infatti, quando nasceva la prima edizione a Palermo, dieci luoghi del tutto inattesi in seno all’Università. Da lì a poi Le Vie dei Tesori ha aumentato i suoi visitatori anno dopo anno, si è allargata a tutta la Sicilia, ha raggiunto numeri impressionanti e ha dovuto fare i conti con la pandemia, ma è stata tra le pochissime realtà italiane a non fermarsi mai.

Trapani nel 2023 aveva contato 9125 presenze; la piccola Alcamo, che quest’anno parteciperà al festival per la sua terza volta, aveva messo insieme 4474 visitatori e Mazara del Vallo aveva sfiorato i 2300 visitatori. “Iniziamo dalla provincia di Trapani questo nuovo viaggio delle Vie dei Tesori – dice il vicepresidente della Fondazione, Marcello Barbaro – un territorio che ci ha sempre regalato numeri importanti, su cui il festival lo scorso anno ha avuto una ricaduta turistica che ha sfiorato il milione di euro.

Ritorniamo con la certezza che riusciremo a far innamorare residenti e turisti, ma soprattutto i ragazzi che magari troveranno uno spunto per non partire un domani". “Siamo sempre più convinti che questo festival offra un’inedita chiave di lettura del territorio – interviene l’assessore comunale agli Eventi di Trapani, Emanuele Barbara –, regalando ai turisti e ai residenti, luoghi, guide e aneddoti che riescono sempre ad appassionare. Anche le esperienze sono da non perdere, soprattutto la novità di poter volare su Trapani".

Le Vie dei Tesori a Trapani. Si volerà sul Piper osservando dall’alto le piramidi di sale, si scoprirà un antico monastero con un giardino nascosto; e ancora, chiese barocche, trittici gaginiani, palazzi affrescati: Trapani apre diciannove luoghi e propone esperienze inedite, come una visita guidata ai simboli dell’Immacolata al Collegio. E’ un bel programma costruito sul territorio da Lucia Floria: riapre le porte l’antica Corte delle Ninfee, antico monastero domenicano, oggi residenza privata, con il suo giardino nascosto e la famosa “ruota degli esposti” per i bambini abbandonati: la scorsa edizione è stata tra i luoghi più visitati delle Vie dei Tesori.

Nell’ex cartolibreria Pons, sede dell'Unione delle Maestranze, vedrete i Sacri Gruppi dei Misteri. I palazzi: aprono la Prefettura, con le sue sale decorate e le numerose opere d’arte; Palazzo Cavarretta o Senatorio (sede del Consiglio comunale) da dove si ha una spettacolare vista sul centro storico; palazzo Milo Pappalardo con i suoi tetti affrescati e il balcone tutto festoni, volute e putti; palazzo Riccio di Morana, oggi sede della Presidenza della Provincia regionale di Trapani, sulla sua facciata neoclassica, spiccano le statue che rappresentano le virtù morali della famiglia dei Morana; a Palazzo D’Alì si perderà il conto delle finestre e si potrà assistere alla visita teatralizzata con donna Clotilde che abitò queste stanze (a cura degli Amici del Museo Pepoli).

Ritorna anche quest’anno l’amata Torre di Ligny, costruita nel 1671 per difendere la costa esposta alle incursioni dei corsari barbareschi; si salirà sul campanile di san Domenico per un panorama sulla città. Le chiese: dalla più imponente, la cattedrale di San Lorenzo, alla sontuosamente barocca Cappella della Mortificazione, vera iconografia da “regno della morte” al Collegio dei Gesuiti con una commovente Immacolata del Marabitti alla chiesa delle Anime Sante del Purgatorio con la tomba del famoso architetto (a cui si devono molti palazzi e chiese di Trapani) Giovanni Biagio Amico.

Dalla chiesetta barocca del Carminello si accede attraversando un portale settecentesco in marmo, all’antichissima Badia Nuova che ospita tele del Novelli, del Carreca e del Borremans. Dalla barocca Santa Rita con il Crocifisso seicentesco di Pietro Orlando che non si può spostare: si narra che, a un tentativo, Gesù avrebbe aperto gli occhi, per manifestare il suo dissenso; alla proto basilica di San Nicola dove è un trittico marmoreo in bassorilievo del Gesù Cristo risuscitato attribuito a Giacomo Gagini.

La cripta, sotto l'altare maggiore, è un mondo a parte: perfettamente conservata, mostra l'antico metodo di inumazione dei religiosi. la chiesa di San Domenico che nasconde al suo interno, l’affresco della Madonna del Latte, riapre dopo qualche mese di restauri, la cappella con il Crocifisso doloroso gotico considerato miracoloso e la Cappella dei Crociati, orientata verso Gerusalemme. E un mondo a sé è la bottega di Platimiro Fiorenza, tesoro vivente di maestria e artigianalità che si tinge di rosso corallo: la sua bottega, anche grazie al lavoro della figlia Rosadea, è diventata un crogiuolo di attività per il territorio.

Tra le esperienze, non si deve perdere il volo in Piper sulle saline: si potranno osservare dall’alto le piramidi candide, su un velivolo a 4 posti condotto da piloti esperti che decollerà da Birgi per volare sullo Stagnone, Mozia e sulle saline Ettore Infersa. Il direttore del Parco di Segesta, Luigi Biondo condurrà una visita esclusiva sui miti e simboli segreti dell’Immacolata del Collegio di cui ha curato il progetto di restauro. Infine ritorna anche la performance del fiorista Michele Iovino che, ispirandosi ai fregi liberty, realizzerà delle composizioni botaniche delicate.

Due le passeggiate: la prima, condotta da Renato Lo Schiavo, seguirà le orme di uno scrittore vittoriano, Samuel Butler che rilesse l’Odissea ambientandola tra le Egadi e Pantelleria. La seconda raggiungerà la riserva orientata delle saline di Nubia, tra fenicotteri rosa, spatole e aironi bianchi.

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