Egadi, individuato un relitto di epoca romana

L'importante scoperta è frutto di due campagne di ricerca svolte a novembre del 2020 e un'altra svolta nel mese scorso

Simone
Simone Crapanzano
09 Agosto 2021 15:42
Egadi, individuato un relitto di epoca romana

Un relitto di epoca romana, risalente al IV-V secolo d.C., è stato individuato ad una profondità di 98 metri sotto il livello del mare, nelle acque delle Isole Egadi.

L'importante scoperta è frutto di due campagne di ricerca, avvenute con un side scan sonar, svolte a novembre del 2020 e un'altra svolta nel mese scorso, coordinate dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana in collaborazione con l'organizzazione no-profit RPM Nautical Foundation e l'Università di Malta.

«Questa scoperta è l'ennesima dimostrazione di un lavoro incessante che prosegue sui nostri fondali - evidenzia l'assessore regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, Alberto Samonà - per scoprire nuovi siti archeologici sommersi e ricostruire le vicende dell'antichità».

«L'uso sempre più frequente delle nuove tecnologie nel campo della ricerca subacquea - continua l'assessore regionale - sta consegnandoci soddisfacenti risultati aprendo il Mediterraneo ad una lettura più ampia e dettagliata. La scoperta di un nuovo relitto ad alta profondità, dopo quello della nave romana individuata alcuni giorni fa a Isola delle Femmine, conferma l'importanza di intensificare le collaborazioni internazionali». 

«La Sicilia, infatti, è un prezioso scrigno di tesori - conclude Samonà - il cui valore è quello di arricchire di dettagli la narrazione sui movimenti nel Mediterraneo in un tempo in cui la Sicilia si trovava strategicamente al centro di relazioni internazionali, di commerci e scambi».

La Soprintendente Valeria Li Vigni ha osservato quanto «L’eccezionale scoperta è una conferma di quanto già sostenuto dalla Soprintendenza del Mare sin dai tempi di Sebastiano Tusa che aveva indicato nel mare delle Egadi una fonte inesauribile di microstorie che ci portano verso la conoscenza della Storia, non solo della Sicilia ma del Mediterraneo».

Il carico, all'interno del relitto, rappresenta delle anfore di tipo Almargo 51c originarie della penisola Iberica, la cui restituzione in 3D verrà realizzata nel 2022 dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e dall'Università di Malta, grazie al professore di Archeologia Marittima dell'Università di Malta, Timmy Gambin e alla RPM Nautical Foundation.

Fonte ph: pagina Facebook Assessorato dei Beni culturali e dell'Identità siciliana

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