La dichiarazione della deputata Cristina Ciminnisi sulla vicenda del depuratore di Contrada Annamaria, nel comune di Valderice e sulle dichiarazioni del sindaco Francesco Stabile: «La polemica del Sindaco Stabile mi fa sorridere perché è non solo sterile, ma priva della più elementare conoscenza della dialettica parlamentare. Non sfugge a nessuno che non può essere una coincidenza il fatto che, guarda caso il giorno prima dell’audizione sul depuratore di Contrada Anna Maria, l’Assessorato abbia rilasciato l’autorizzazione.
È palese, però, che la convocazione della commissione, seppur a distanza di 5 mesi dalla mia richiesta, ha ingenerato una pressione politica che da sola ha ovviato a un’inspiegabile inerzia, e che ieri, in una corsa contro il tempo per non farsi cogliere impreparati, è sfociata nel provvedimento atteso da mesi. Ma qui non si tratta di accaparrarsi i meriti di alcunché, anche perché si tratta di un’autorizzazione soggetta a una ventina di prescrizioni, che dovremo approfondire e verificare, e anche a questo sarebbe servita l’audizione, se il Governo regionale si fosse presentato».
«Il Sindaco Stabile, che con spavalderia si permette oggi di sbeffeggiare l’esercizio delle prerogative di un deputato regionale, derubricandole a “smanie di protagonismo”, evidentemente dimentica che la richiesta di un'audizione in commissione è espressione di un potere di indirizzo e controllo che lo Statuto mi assegna in relazione all’Amministrazione regionale, e non sono tenuta a raccordarmi con un’amministrazione comunale prima di intraprendere un’azione politica. Né, tanto meno, ho bisogno di farmi dettare l’agenda dalla sua opposizione consiliare come ha suggerito in una sua scomposta dichiarazione, visto che sono stati gli stessi cittadini valdericini a sollecitarmi ripetutamente un intervento».
«Infine, Stabile, che parla a vanvera di garbo istituzionale, dovrebbe invece fare le pulci e rivolgersi al suo Governo “amico”, che continua a mortificare il Parlamento siciliano con assenze continue, tanto del Presidente Schifani, quanto dei suoi assessori, proprio come è avvenuto per la seduta di commissione di stamane. Perché, contrariamente a quanto da lui affermato sulla mancanza del numero legale, i due assessori Aricò e Di Mauro e i loro uffici - convocati per questioni differenti, il trasporto scolastico svolto da AST e il depuratore di Valderice - hanno disertato la seduta di Commissione parlamentare, come se la convocazione fosse un appuntamento per prendere un caffè anziché un confronto su problemi importanti che riguardano i siciliani e i cittadini di Valderice.
Quelli assenti, ancora una volta, erano i suoi amici del governo regionale. Tant’è che non troverà nessun verbale che attesti la mancanza del numero legale, per il semplice fatto che la seduta non è stata neppure aperta. Del resto, non mi aspetto che il sindaco Stabile conosca i regolamenti parlamentari».
Comunicato stampa