Nella Sala Palatucci della Questura di Trapani, si è svolta ieri mattina una cerimonia in memoria del vice brigadiere del Corpo delle Guardie di P.S. Pietro Ermelindo Lungaro, medaglia d’argento al valore militare, trucidato dai nazisti il 24 marzo 1944 alle Fosse Ardeatine.
L’iniziativa, dedicata al ricordo del valoroso poliziotto è stata fortemente voluta dalla Questura di Trapani, dalla locale Sezione dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato (Anps) e soprattutto dalla famiglia Lungaro, la quale ha voluto fare dono alla stessa Sezione dell’uniforme indossata dal vice brigadiere Lungaro al momento dell’arresto da parte delle SS tedesche avvenuto il 12 febbraio 1944 all’interno della Caserma “San Eusebio”, oggi sede della Direzione Centrale di Sanità della Polizia di Stato.
Il Vice Brigadiere Lungaro, appena 33enne, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, seppe avvantaggiarsi della posizione di poliziotto per muoversi agevolmente nella Capitale ed intrecciare contatti con le nascenti formazioni antifasciste, guadagnandosene presto la fiducia.
Toccante l’intervento del figlio Pietro - nato dopo la morte del padre, del quale ha assunto il nome - che ha tratteggiato la figura del genitore: un uomo, che, abbracciando in modo totalizzante i valori del Corpo di cui faceva parte, volle assumere una scelta di libertà e di non sottomissione alle barbarie del nazi-fascismo, che gli costò la propria stessa vita.
Nel corso dell’incontro commemorativo sono intervenuti il questore Giuseppe Felice Peritore, ringraziando la famiglia Lungaro per l’importante donazione e per aver ricordato ancora una volta il valoroso caduto, e il presidente della Sezione Anps di Trapani, Nicola Villabuona, il quale, già nel 2014, ha voluto fortemente intitolare la sezione trapanese al vice bridadiere Pietro Ermelindo Lungaro.