Forse i nostri lettori più giovani non avranno alcuna idea di cosa la sigla STANDA abbia rappresentato, ma coloro che hanno vissuto l'epoca ''d'oro'' dell'economia a cavallo tra gli anni '60 ed i primi anni '90, sapranno bene di cosa stiamo parlando . La STANDA – acronimo di Società Anonima Magazzini Standard – è stata una catena italiana di supermercati e grandi magazzini di fascia media, creata per la prima volta nel 1931 ed esistita (nella sola funzione di supermercati e non più grandi magazzini, fino al 2010).
Sorta dalle ceneri dell'ormai dismessa UPIM e fortemente voluta dal cavaliere Franco Monzino, la STANDA iniziò la sua espansione sul territorio nazionale con il rilevamento del ''BAZAR 33'', celebre magazzino commerciale sito in Via Torino 38 a Milano. Si deve tuttavia a Benito Mussolini il vero e proprio successo del nome STANDA così come ancora oggi la conosciamo (o meglio ricordiamo): sembra infatti che il duce non apprezzasse particolarmente l'appellativo STANDARD, cosicché – durante una parata in Corso Umberto I a Roma nel 1938 – diede ordine di cambiare l'insegna in STANDA, attribuendogli il nuovo significato di ''Società Tutti Articoli Nazionali Dell'Abbigliamento e Arredamento), sostenendo, in questo modo, la legge secondo la quale bisognava per prima cosa, favorire la produzione, la manifattura e la qualità ''made in Italy''.
Gravemente compromessa nel 1940 – nonostante l'inizio del secondo conflitto mondiale – con la chiusura di ben 19 negozi che furono distrutti o danneggiati e 20 altri che rimasero in parte attivi – la STANDA non smise comunque di investire nel processo di crescita delle sue attività, tanto che, dai 38 punti vendita riaperti nel 1943, si arriva al 1950 all'apertura di più di un centinaio di nuove filiali, sparse su tutto il territorio nazionale. È l'inizio dell'inarrestabile ascesa del marchio, che, intorno al 1958, vede sorgere anche a Castelvetrano, i suoi convenienti ed assortiti punti vendita.
Il primo ad aprire, fu il grande magazzino con annesso supermercato sito in Via Vittorio Emanuele, nel palazzo adesso occupato dal negozio di abbigliamento Benetton e dalla Parrucchieria ''Compagnia della Bellezza- Mirror''. Lo stesso, venne successivamente trasferito nei locali dove sorge attualmente un negozio di prodotti cinesi ed un negozio di animali, all'altezza dello svincolo autostradale A29. 
(in foto, l'ingresso del grande magazzino STANDA ora sostituito da Benetton e Compagnia della Bellezza) Sponsorizzata dai volti noti del mondo dello spettacolo, grazie anche all'acquisizione del marchio da parte della società FININVEST (la stessa che possiede Mediaset), la STANDA accresce sempre di più la sua fama di centro degli acquisti delle famiglie della classe sociale media, candidandosi a vera e propria ''CASA DEGLI ITALIANI'' come anche ricordato nelle locandine pubblicitarie e negli spot ancora visibili in canali YouTube a tema vintage.
(Indimenticabili quelli con protagonista Marco Columbro – associati anche a giochi a premi e quiz – con tanto di slogan ''Ragazzi, ma allora ditelo però!”) https://www.youtube.com/watch?v=bY5F3jepDEo&ab_channel=GigiBottaDirector Tuttavia, il grande successo, non fu sufficiente a salvare il marchio, dismesso a Castelvetrano dopo l'acquisto dell'attività da parte di Pino Grigoli, personaggio legato alla malavita ed alla criminalità organizzata vicina agli ambienti di Matteo Messina Denaro.
E così, di quel caro centro commerciale – il primo nel suo genere, almeno a Castelvetrano – dove le famiglie si riunivano non solo per fare i propri acquisti, resta solo il ricordo, fissato in un cartello stradale un po' arrugginito. (In foto, il cartello - sito in via Benedetto d'Acquisto- che segnala la direzione per uno dei punti vendita Standa) 
MARIA GIOVANNA ODDO.
