Bilanci 2021, sindaci a Roma per chiedere provvedimenti adeguati

Il vice sindaco di Valderice, Giuseppe Martinico, ha illustrato le richieste fatte al parlamento

Claudia
Claudia Parrinello
05 Novembre 2021 10:11
Bilanci 2021, sindaci a Roma per chiedere provvedimenti adeguati

Il vice sindaco di Valderice, Giuseppe Martinico, ha partecipato, in rappresentanza del suo comune ed insieme ad un centinaio di sindaci siciliani  che non riescono più a chiudere i bilanci del 2021, all'incontro avvenuto a Roma per chiedere al parlamento nazionale di emanare provvedimenti adeguati.

Il presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, e una delegazione di Sindaci hanno incontrato, infatti, il ministro per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, il vice ministro dell’Economia, Laura Castelli. 

Martinico, insieme ai colleghi dei comuni di Marsala, Erice, Castellammare del Golfo e Buseto Palizzolo, e con l'onorevole Alessandro Pagano e l'onorevole Giusi Bartolozzi, sono stati ricevuti dal Vice Presidente della Camera On. Andrea Mandelli che ha ascoltato le loro richieste.

«Le difficoltà e i ritardi che la gran parte dei comuni siciliani incontrano- ha dichiarato Martinico-  derivano anzitutto dalla mancata previsione di strumenti perequativi che compensino la scarsa capacità fiscale, dovuta alle difficoltà di riscossione dei tributi locali e alla ormai cronica carenza di personale qualificato. Secondo un recente monitoraggio- prosegue- mancano in pianta organica circa 15 mila unità, di cui oltre quattromila tra dirigenti e categoria ‘D’, creando così un circolo vizioso derivante dal fatto che la legge ha legato le capacità assunzionali alle capacità finanziarie degli enti».  

«Sono ormai troppi - continua Martinico- gli Enti della Regione Siciliana in dissesto e in predissesto che non riescono a perseguire un risanamento strutturale e che non sono più nelle condizioni di garantire i servizi efficienti e di qualità in favore di cittadini e imprese, frenando così ulteriormente lo sviluppo economico.In questa fase si corre il gravissimo rischio di essere costretti a sprecare l’occasione storica per ridurre il divario con le aree più sviluppate del Paese, non utilizzando a pieno le risorse della nuova Programmazione Comunitaria 2021- 2027 e ancor di più, del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza (Pnrr).

In assenza di interventi urgenti sul piano finanziario e normativo capaci di semplificare e dotare gli Enti di risorse professionali e mezzi finanziari, il rischio di perdere questa occasione storica si tramuterà in una certezza. Da qui - continua- le richieste che abbiamo avanzato al governo Draghi, a partire dalla costituzione in Conferenza Stato Città e Autonomie Locali di un tavolo permanente con Stato, Regione siciliana e Anci Sicilia per affrontare le specifiche criticità degli Enti locali dell’Isola.

Abbiamo chiesto, inoltre, l’abbattimento del 50 per cento degli accantonamenti del Fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde) e l’assunzione di figure professionali qualificate all’interno degli enti locali in deroga alle disposizioni vigenti».

«Inoltre, nell’ambito degli accordi fra Stato e Regione, abbiamo chiesto un ristoro per i Comuni siciliani dei mancati incassi dei crediti, frutto delle inefficienze del gestore regionale Riscossione Sicilia S.p.A., anche in riferimento al processo di acquisizione da parte dell’Agenzia delle Entrate e infine- conclude il Vice Sindaco valdericono-  l’approvazione della norma di attuazione dello Statuto, già deliberata in Commissione paritetica, che prevede tra l’altro lo spostamento dei termini per l’approvazione dei Bilanci al 30 novembre».

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