Basta vittime sul lavoro: un appello alla responsabilità

Celebrata ieri anche a Trapani la 74° Giornata nazionale per le vittime sul lavoro

Pamela
Pamela Giacomarro
14 Ottobre 2024 12:23
Basta vittime sul lavoro: un appello alla responsabilità

Sei morti sul lavoro nel trapanese dall’inizio dell’anno. Un dato allarmante, che colloca la provincia all’undicesimo posto nazionale per incidenza di incidenti mortali. Dietro ogni numero c'è una storia di dolore e di rabbia, una famiglia distrutta, un futuro spezzato. 

"Un'attenzione maggiore da parte delle autorità preposte e degli ispettori del lavoro è necessaria”, ha sottolineato Giuseppe Castiglione, presidente provinciale dell'Anmil di Trapani, nel corso della cerimonia, che si è svolta ieri, in piazza san Vincenzo de Paoli, alla presenza delle autorità civili, religiose e militari, in occasione della 74° Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. 

“Molto spesso i cantieri vengono dimenticati o abbandonati - ha proseguito Castiglione - anche a causa della mancanza di personale. I ponteggi installazioni per i lavori di rifacimento non sempre rispettano le misure di sicurezza, e non è raro che i lavoratori non indossino nemmeno il casco". 

Il presidente di Anmil Trapani ha inoltre richiamato l'attenzione sull'importanza della prevenzione, che non può prescindere da una vigilanza costante: “I lavoratori devono essere messi nelle condizioni di proteggersi e prevenire incidenti che possono rivelarsi fatali” , ha sottolineato, evidenziando come le misure di sicurezza dovrebbero essere rispettate non solo dalle aziende, ma anche dai lavoratori stessi. 

Altra piaga riguarda il lavoro irregolare. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio per la sicurezza nei luoghi di lavoro, istituito in Prefettura, l’84% delle aziende controllate dall’Ispettorato del Lavoro presenta irregolarità, mentre il 26% dei lavoratori è risultato impiegato in nero. Un fenomeno che non risparmia alcun settore e che, oltre a sottrarre risorse allo Stato e a creare concorrenza sleale, mette a rischio la vita di migliaia di lavoratori, privi di tutele e costretti a operare in condizioni di estrema precarietà.

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