"La sentenza del TAR, che annulla la delibera del Consiglio comunale di Favignana sulla decadenza della consigliera Giuseppina Salerno, chiude una delle pagine più vergognose e squallide della politica e delle Istituzioni Egadine. Per portare avanti il disegno politico finalizzato alla sfiducia del sindaco, sono state violate leggi, regolamenti e prassi istituzionali, accompagnando queste azioni con una violenza politica e verbale senza precedenti nelle Istituzioni pubbliche. Per quattro mesi, l’attività del Consiglio comunale è stata paralizzata, concentrandosi unicamente sulla decadenza della consigliera Salerno e sulla sfiducia al sindaco.
Tale gestione, come affermato dal TAR nei precedenti pronunciamenti e ribadito nella sentenza finale, è stata illegittima e contraria a tutte le regole. Nel frattempo, uffici comunali cruciali sono stati distolti dai problemi reali dell’amministrazione, costringendo l’intera macchina comunale a occuparsi di una questione che non sarebbe mai dovuta nascere. Mi auguro che questa indecorosa vicenda costituisca occasione per una più ampia riflessione sui comportamenti, sulla volgarità e la violenza del linguaggio adottato, sulle offese alla dignità delle persone e al ruolo del Consiglio comunale, nonché sull’immagine penosa della politica e delle Istituzioni che ha restituito alla collettività.
Ora è il momento di guardare avanti. Se c’è la volontà, si può lavorare per ricostruire un clima di confronto civile, nell’interesse della comunità. Alla consigliera Giuseppina Salerno va tutta la mia solidarietà per il suo rigore morale e il suo impegno professionale e civico, qualità che non avrebbero avuto bisogno di una sentenza del TAR per essere riconosciute".
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