«Basta roghi». È questa la frase che ieri pomeriggio echeggiava intorno all’area demaniale “San Matteo” in occasione di una marcia organizzata dal Coordinamento “Salviamo i Boschi”.
Il corteo ha visto la partecipazione di circa trecento persone tra privati cittadini, associazioni – WWF, CAI, Scout, Legambiente e Amici della Terra tra tutte – e personalità politiche.
In prima fila, infatti, c’erano i primi cittadini di Trapani, Erice, Valderice, Buseto Palizzolo, San Vito Lo Capo e l’assessore comunale alle politiche sociali di Custonaci. Un’iniziativa importante che ha visto l’adesione anche della Diocesi di Trapani e la conseguente partecipazione del Vescovo Pietro Maria Fragnelli.
Il corteo, partito dal museo Agro-forestale di Erice, ha attraversato i luoghi della devastazione e ha visto diverse personalità illustrare delle proposte per contrastare gli incendi. Tante idee e progetti: l’istituzione di un pool di magistrati, il potenziamento e il rilancio del Corpo Forestale, un controllo intensificato nei confronti dei proprietari dei terreni per assicurarne la pulizia e l’istituzione di un’anagrafe degli alberi in ogni Comune con l’obiettivo di piantare un albero per ogni nuovo nato.
Un luogo, quello della manifestazione, che non è stato causale. L’area demaniale, infatti, è stata devastata lo scorso 25 luglio per un incendio che difficilmente tutta la comunità dimenticherà. L'area demaniale “San Matteo”, infatti, è un vero e proprio luogo d’incontro, adesso desolato. E tutto ciò causa tristezza, perché i roghi causano questo ed è giunta l’ora di dire basta.