Trapani veste un ruolo importante ai vertici nazionali di CNA Impresa Donna, la neoeletta è la trapanese Mariella Triolo. Raggiunta telefonicamente, abbiamo chiesto: Cosa ha in mente? Quali idee? Quali progetti? “La prima tematica su cui andremo a lavorare è la formazione di una coscienza inclusiva che sia diretta alla concezione di una squadra che riesca a rispecchiare, ad ogni livello, le esigenze pratiche di ogni categoria imprenditoriale femminile. I nostri studi saranno incentrati sulle proposte del Pnrr per il settore che rappresentiamo e per incentivare le startup.
Ci faremo trovare pronti”. Cosa bisogna ancora fare per l’equiparazione dei sessi? “La parità è ancora un obiettivo non pienamente raggiunto. Il nostro impegno sarà quello di incentivare l’autonomia femminile al fine di raggiungere una realizzazione lavorativa, ma per far questo occorrono gli strumenti economici ed i servizi di supporto. Essere imprenditrice donna significa dover utilizzare il doppio delle forze per raggiungere gli obiettivi. Su questo, penso sia un problema di coscienza e di educazione: gli uomini ostacolano il percorso naturale per mancanza di rispetto e di valori che devono invece contraddistinguere una persona fin dalla tenera età”.
Come si fa ad essere una donna di successo? Cosa è cambiato oggi rispetto a ieri? “Oggi possiamo nettamente beneficiare dell’innovazione tecnologica che ci permette di essere esponenzialmente visibili, incontrando così diverse donne ed altrettante esperienze nel nostro o in un altro settore. Questo contatto diretto ci garantisce uno studio profondo della materia e dove possibile aggiustare il tiro. Alla base, penso che alcuni fattori non siano mai cambiati, come la creatività e la fiducia due caratteristiche proprie di noi donne in qualsiasi periodo storico”.
Quali consigli si sente di dare alle giovani imprenditrici? “Formazione, formazione, formazione! la conoscenza è lo strumento più forte che ognuno di noi può avere. Non bisogna lasciarsi condizionare da fattori esterni, bisogna persistere”. Quale altro messaggio vuol trasferire ai nostri lettori? “Insisto nel dire che la crisi è opportunità, la crisi è il momento in cui bisogna modificare le modalità con cui abbiamo interagito fino quel momento. Guardare la crisi per raggiungere un progresso, è indispensabile aggiungerei.
Spesso ci concentriamo sul termine ed i suoi lati negativi, bisogna invece cogliere gli aspetti positivi sui quali concentrarsi e riflettere. Ci sono tante persone che si lamentano per il vento sfavorevole, ma ce ne sono tante altre che aggiustano le vele”.