Una cantina trapanese alla conquista del mercato internazionale

Premi e consensi per “Guerra e Pace” e “Re Siculo” prodotti da “Oddo Vini”.

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
13 Settembre 2023 12:12
Una cantina trapanese alla conquista del mercato internazionale

«Prediligiamo la qualità, con produzioni a tiratura limitata, per un mercato di nicchia, e stiamo ricevendo parecchi riconoscimenti e consensi in ambito nazionale ed internazionale». È lusingato Vito Oddo, enologo trapanese di 37 anni, mentre commenta i più recenti premi vinti dall’azienda vitivinicola che ha fondato circa otto anni fa, Oddo Vini, unica cantina urbana a Trapani, divenuta pure meta di turisti nella struttura in via delle Amazzoni, nel quartiere di Villa Rosina.

«I nostri vini sono stati anche prescelti da un master of wine, massimo esperto che indica le bottiglie da comprare e rivendere (come i broker fanno con le azioni in borsa) – racconta – e le nostre bottiglie vengono segnalate al mercato inglese per investimenti, inserite nel listino dei vini che daranno rendimento nei prossimi anni, i cosiddetti future».

Diplomato enotecnico e dal 2010 enologo, Vito Oddo ha messo a frutto le esperienze maturate negli anni successivi alla laurea, «a partire da due vendemmie Frescobaldi, in Toscana e ad Adelaide, in Australia, – ricorda – ma dopo sette anni trascorsi a lavorare fuori dalla Sicilia come enologo in aziende private, nel 2017 ho deciso di tornare e dare vita a Oddo Vini, unica cantina nel centro abitato trapanese, con sei ettari di vigneti tra Fulgatore e Dattilo».

Vito Oddo è un pioniere del Vermentino nel territorio trapanese, ed è riuscito a coniugare le caratteristiche di un vitigno originario di altre regioni con il terroir (microclima e caratteristiche minerali) delle nostre zone.

Curando tutti i passaggi produttivi, dalla potatura invernale alla vendemmia di settembre, fino all’imbottigliamento del vino, Oddo si definisce «un artigiano del vino», in una cantina che «oggi ha una produzione annua non superiore a diecimila bottiglie, suddivise in tre etichette: “Guerra e Pace” Bianco e Rosso (rispettivamente Vermentino e Merlot), e il “Re Siculo”, vino bianco macerato da uve Catarratto, dal caratteristico colore ambrato che ricorda il vino tipico del nostro territorio», ma con una gradazione alcolica inferiore a quella dei cosiddetti vini di campagna. «Riproponiamo quel vino in chiave moderna – sottolinea il titolare – producendolo in una versione da 13,50 gradi con l’aggiunta di un 5% di vino perpetuo prima dell’imbottigliamento».

La qualità è stata ricercata persino nelle etichette, che riproducono due dipinti del pittore contemporaneo Alessandro Siviglia, “Guerra e Pace” e “Re Siculo” appunto, e rievocano rispettivamente una battaglia di pupi siciliani e la testa di moro.

Ma è la grande piacevolezza di questi vini a conquistare i palati più esigenti: di recente, il “Guerra e Pace” Bianco del 2022 ha vinto la Medaglia d’Oro al Campionato nazionale Vermentino che si è svolto a Diano Castello (Imperia), in Liguria, e ha ricevuto anche la targa di “Primo classificato tra le regioni emergenti Lazio, Puglia, Sicilia e Umbria”, territori in cui non è ancora molto diffuso il Vermentino.

Riconoscimenti sono arrivati nei mesi scorsi anche per il Rosso Merlot, che ha ricevuto due medaglie d’oro in altrettanti concorsi internazionali, il Berliner Wine Trophy e l’Asia Wine Trophy. E anche il “Re Siculo” è prossimo al conferimento di un premio nazionale: «Ci è stato comunicato che il nostro vino Bianco Macerato di Catarratto – anticipa il titolare della cantina trapanese – è stato scelto fra i cento migliori vini d’Italia, e la consegna del premio avverrà nei prossimi mesi».

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