Trapani si illumina di blu per ricordare le vittime civili di guerra

Ieri, in una Celebrazione Eucaristica, sono stati ricordati tutti i trapanesi diventati "luce" in pochi secondi.

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
02 Febbraio 2023 09:47
Trapani si illumina di blu per ricordare le vittime civili di guerra

Il 10 Giugno 1940 Mussolini dichiara l’inizio della seconda guerra mondiale e dopo 24 ore iniziano i bombardamenti da parte dei francesi e degli inglesi alle città italiane.

Tra le prime ad essere bombardata è stata la nostra Città di Trapani, ed esattamente il 22 Giugno 1940. Dove risultano essere morti 29 civili, tra cui gli scolari Di Ferro Giovanni, di 13 anni, Fodale Antonino, di 9 anni, Giacalone Leonardo, di 9 anni, e Mancuso Salvatore, di 12 anni.

A seguire poche incursioni aeree, fino a quel maledetto 1943, anno in cui avvengono ben 30 bombardamenti tra il porto, gli aeroporti di Milo e Kinisia e altri posti del territorio trapanese.

Proprio la notte tra il 31 Gennaio e il 1° Febbraio 1943 iniziano le ostilità nemiche che porteranno morte e distruzione in tutta la parte antica della città di Trapani.

Questo primo bombardamento avviene proprio in questo territorio della centralissima via G.B. Fardella.

Infatti dalle ricerche che abbiamo fatto lo scorso anno negli uffici anagrafe e cimiteriali, abbiamo trovato una serie di atti di morte denunciati proprio dalla Croce Rossa Italiana, che a quei tempi allestivano l’ospedale da campo per i primi soccorsi e per i riconoscimenti dei corpi ritrovati sotto le macerie.

16 sono le vittime civili riscontrati in questo primo bombardamento del 43.

Amoroso Sebastiano di anni 42, che faceva il Vigile Urbano; Augugliaro Giovanni di anni 57, deceduto con la moglie Fallucca Maria di anni 50; Bertolino Paolo di anni 68, che faceva il carrettiere; Costa Maria di anni 53, deceduta insieme alle due figlie Rinaudo Maria di anni 26 e Angela di anni 24; Mazzeo Salvatore di anni 43, deceduto con la moglie Franconeri Maria di anni 42 e la figlioletta Alberta di anni 3; insieme a loro anche la cognata Franconeri Giovanna di anni 32; Giglio Vincenzo di anni 67, che faceva il ragioniere; Melita Diego di anni 41, deceduto insieme ai propri figli Antonio di anni 10 e Carmela di appena 3 mesi; ed infine Oddo Benvenuta di anni 74, casalinga.

Questi sono le prime vittime di quel 1943 che proseguirà con decine di bombardamenti, fino ai giorni più terribili del 5 e 6 Aprile, quando a finire sotto gli scoppi delle bombe ci sono state centinaia di innocenti cittadini trapanesi vittime civili della guerra.

Nella Celebrazione Eucaristica, che si è tenuta nella Chiesa Maria SS. Ausiliatrice – Salesiani di Trapani, ed officiata dal parroco don Salvatore Grignano, sono stati ricordati tutti i padri, le madri, i figli, i nonni trapanesi che in un secondo diventarono “luce”, che è il passaggio dalla vita terrena a quella eterna. Una luce provocata dallo scoppio di un ordigno bellico lanciato dal cielo da un nostro fratello che, per ordine ricevuto, non ha minimamente pensato il grave gesto di morte che avrebbe fatto.

Erano presenti alla Cerimonia il presidente provinciale di Trapani dell’ANVCG, Giovanni Barbiera, il vice-Sindaco di Trapani, Vincenzo Abbruscato, l’Assessore del Comune di Erice, Carmela Daidone, oltre al Direttivo e ai soci dell’ANVCG di Trapani, ai parenti delle Vittime Civili e ai cittadini.

Come ha detto Papa Francesco nell’ultimo Natale, “Il nostro tempo sta vivendo una grave carestia di pace anche in altre regioni, in altri teatri di questa terza guerra mondiale. Pensiamo alla Siria, ancora martoriata da un conflitto che è passato in secondo piano ma non è finito; alla Terra Santa, dove nei mesi scorsi sono aumentate le violenze e gli scontri, con morti e feriti; le comunità cristiane che vivono in tutto il Medio Oriente, perché in ciascuno di quei Paesi si possa vivere la bellezza della convivenza fraterna tra persone appartenenti a diverse fedi; il Libano, perché possa finalmente risollevarsi, con il sostegno della Comunità internazionale e con la forza della fratellanza e della solidarietà; la regione del Sahel, dove la pacifica convivenza tra popoli e tradizioni è sconvolta da scontri e violenze; lo Yemen, il Myanmar e l’Iran, perché cessi ogni spargimento di sangue; il continente americano, con le tensioni politiche e sociali che interessano vari Paesi; la popolazione haitiana che sta soffrendo da tanto tempo; le intere popolazioni a rischio di carestia in Afghanistan e nei Paesi del Corno d’Africa. Ed infine la guerra in Ucraina ha ulteriormente aggravato la situazione, fratelli e sorelle ucraini, che vivono al buio, al freddo o lontano dalle proprie case, a causa della distruzione causata da quasi un anno di guerra”.

Immaginiamo che quelle stesse immagini di oggi, che si vedono in TV o nei social, erano le immagini di 80 anni fa, che, purtroppo, anche la città di Trapani e i nostri padri hanno vissuto e continuano a ricordare.

“STOP alle bombe sui civili”: questo è il messaggio che l’Associazione Nazionale Vittime Civili di guerra vuole oggi più che mai gridare a gran forza. Ed oggi, che è la Giornata Nazionale delle Vittime Civili di guerra e di tutti i conflitti nel mondo, la sezione provinciale di Trapani e la comunità trapanese vuol pregare per la Pace e si augura che il mondo ricordi le tragedie del passato, per vivere un presente di Pace e costruire un futuro azzurro, come il cielo in cui brillano anche le stelle trapanesi vittime civili di guerra.

Per l’occasione, il fronte della Chiesa dei Salesiani e Palazzo Cavarretta, sede del Consiglio Comunale di Trapani, sono stati illuminati di blu, come il nostro cielo.

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