"Trapani Popolare", personaggi che hanno fatto la storia: U Capiddraro

Diciannovesima puntata della rubrica targata Prima Pagina Trapani che racconta i cittadini popolari ricordati da tutti.

Maria Chiara
Maria Chiara Conticello
26 Giugno 2022 15:02

Via Crociferi è sempre stata una delle vie più curiose e attive nel centro storico di Trapani. 

Piccole botteghe che vendevano scarpe, vestiti, corredi e tessuti riempivano quella via che ancora oggi è viva nelle memorie dei trapanesi. 

Via Crociferi - che deve il suo nome da una chiesa costruita dai padri crociferi nel 1700 e distrutta dai bombardamenti bellici - ha poi ospitato anche un uomo che viveva solo per quel lavoro che amava tanto. 

Si chiamava Vito Sciacca ma per tutti era "U Cappiddraro". 

Sciacca, infatti, era il proprietario di un negozio di cappelli - da lì, chiaramente, il soprannome -. 

Erano l'epoca dei baschi e delle coppole e Vito Sciacca fu chiaramente uno dei punti centrali per la vendita di questo tipo di cappelli, frequentato dalle persone più nobili a quelli più umili. 

Vito Sciacca, però, aveva anche un altro soprannome: Coppole Beddre. 

La 'ngiuria è dovuta proprio ad una particolarità che Sciacca aveva: passare le sue giornate, infatti, fuori dal negozio. 

Poteva succedere di tutto ma a Trapani c'era una certezza, quella di trovare Sciacca fuori dal suo negozio ad urlare proprio «Coppole Beddre!». 

Una voce che ancora in tanti ricordano e una bottega, la sua, rimasta nella memoria di chi, adesso, passa da Via Crociferi con l'amarezza di chi ha vissuto quei tempi ormai andati.

Illustrazione di Giada Barbara

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