L’aumento a 1,50 euro della tariffa oraria delle strisce blu, a Trapani, ha generato malcontento al punto che un gruppo di cittadini, sostenuto dai consiglieri comunali Nicola Lamia, Grazia Spada, Maurizio Miceli e Gaspare Gianformaggio (Fratelli d’Italia), ha promosso una petizione popolare per chiedere il ritiro o la rimodulazione del provvedimento.
Secondo i promotori, l’incremento “appare eccessivo e fuori contesto rispetto alle condizioni economiche e sociali del territorio. Trapani – dicono – non può essere assimilata a metropoli come Roma o Milano dove tariffe elevate si giustificano con realtà urbane ben diverse”.
Tra le principali criticità evidenziate: la sproporzione tra parcheggi a pagamento e gratuiti, in violazione delle normative vigenti; la mancanza di spazi adeguati per i residenti, spesso costretti a pagare per parcheggiare sotto casa; la riduzione dei posti auto a causa di numerosi cantieri, che ha colpito soprattutto le aree residenziali; l’insufficienza dei “parcheggi rosa”, riservati a donne in gravidanza e genitori con bambini piccoli; il rischio concreto di svuotare il centro urbano, già provato da una difficile congiuntura economica.
I promotori della petizione chiedono all’Amministrazione comunale di intervenire garantendo una equilibrata distribuzione dei parcheggi, l’introduzione di aree riservate ai residenti, il ripristino dei posti auto eliminati dai cantieri, tariffe sostenibili e un incremento dei parcheggi rosa. “La mobilità sostenibile – sottolineano – non può ridursi a un aumento delle tariffe, ma richiede soluzioni intelligenti, eque e compatibili con i bisogni reali della cittadinanza”.
