Trapani, in piazza Martiri d'Ungheria celebrato il 25 Aprile

In tanti hanno presenziato all'iniziativa svolta questa mattina.

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
25 Aprile 2023 13:46
Trapani, in piazza Martiri d'Ungheria celebrato il 25 Aprile

. «Trapani non dimentica e rende omaggio ai partigiani, ai morti per la libertà e la democrazia del nostro Paese», così il sindaco Giacomo Tranchida nell'ambito della ricorrenza di questa mattina a Trapani per il 25 Aprile, data storica per il nostro paese per la sconfitta del regime nazifascista. «Ricorda anche le vittime di tutte le guerre, ma anche gli uomini e donne che subiscono l’invasione, le violenze e l’oppressione dei diritti della libertà come sta accadendo in Ucraina. Trapani è città simbolo del Mediterraneo, dove le colombe tornano da ogni primavera.

E la colomba è il più grande messaggio di pace che Trapani possa offrire. Questo – ha detto - è il cammino che continueremo a svolgere con l’impegno di una città plurale e che ha tante idee sul futuro oltre ad avere un valore unico e una carta di identità: quella della Costituzione e della pace». Numerose le personalità accorse all'evento; non solo politici, autorità civili e militari ma anche tanti cittadini comuni attenti ad ascoltare e meditare sul valore storico di questa data.

In questo senso, nei giorni scorsi l'ANPI Trapani ha affisso una copia anastatica della Costituzione italiana sulla parete della scalinata a palazzo d'Alì, punto di passaggio della casa dei trapanesi. «E’ impensabile come l’escalation della guerra possa avere un risultato così assurdo. Una guerra di un popolo contro ad un altro fratello; non è concepibile che ancora nel 2023 si possa ancora continuare a parlare di conflitti, eppure evidentemente l’essere umano è anche questo», ha rimarcato Angela Savona, presidente ANPI Trapani su quanto sta accadendo in Ucraina sottolineando poi su quello che è il 25 Aprile oggi in Italia.

«E’ un 25 Aprile molto cupo, direi. Si respira una brutta aria e ci sono dei pessimi segnali. Per rimanere vicini a casa nostra, a Paternò è stato oscurato un manifesto dove si diceva che la storia bisogna studiarla e che bisognava regalare libri di storia. Qualcuno delle istituzioni locali si è sentito offeso e il sindaco paternese ha oscurato il suddetto manifesto. Quindi, non mi sembra di respirare una buona aria. L’Anpi – ha detto - non si può imporre in tal senso ma è tenuta a vigilare ed è quello che fa.

E’ un baluardo, un passaggio tra il passato e il futuro che deve continuare a rappresentare. Non siamo un partito politico ma ci confrontiamo e misuriamo con i partiti per la vigilanza della Costituzione: in questo senso credo che dobbiamo fare ancora qualcosa».

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