Trapani, commissioni convocate con Whatsapp: Mangano "regole violate"

Il consigliere di Amo Trapani ritiene nulle le sedute e prepara il ricorso al Tar per richiederne l'annullamento

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
20 Luglio 2024 17:55
Trapani, commissioni convocate con Whatsapp: Mangano

Consiglieri convocati attraverso messaggi Whatsapp e non con Pec. E' quanto ha lamentato Silvio Mangano, consigliere comunale di Trapani del gruppo "Amo Trapani" nel corso dell'ultimo consiglio comunale, quello che ha visto l'approvazione delle tariffe Tari.

Mangano ha sollevato il caso nel corso della seduta, chiedendo l'annullamento di quelle della commissione proprio perché la convocazione è avvenuta tramite Whatsapp. La presidente della commissione, Marzia Patti (Pd) ha precisato che questa modalità è una prassi e il segretario comunale, ritenendo valido questa modalità di convocazione, proprio per prassi, ha chiesto alla presidente della commissione, per il futuro, di procedere alla convocazione tramite Pec.

Mangano non ci sta e annuncia un possibile ricorso al Tar. "Ieri si è consumato l'ennesimo oltraggio politico amministrativo da parte di questa Maggioranza Tranchidiana - sono le parole di Silvio Mangano -. Questa volta ad essere privato di un diritto è stato il sottoscritto. Il regolamento comunale delle Commissioni Consiliari all'art.10 obbliga la Presidente a convocare i Componenti Consiglieri tramite PEC. Io nelle ultime due sedute , aventi per oggetto le Tariffe Tari ed il Pef, non ho ricevuto nessuna notifica di convocazione.

Tutto ciò ha privato me ed i cittadini Trapanesi che mi hanno affidato la loro fiducia , di uno studio approfondito del nuovo piano tariffario sui rifiuti e di conseguenza del Voto al parere sullo stesso. Ho presentato in aula una richiesta di annullamento delle sedute mancanti di convocazione, che avrebbe comportato anche la mancata trattazione delle nuove tariffe Tari e del loro aumento, ma per qualcuno i messaggi wathsapp sono paragonabili ad una notifica , messaggi che tra le altre cose ero impossibilitato nel leggerli , come ho spiegato in aula.

Sono contrariato da questa modalità di attuazione del regolamento , sono basito dal voto dei miei Colleghi che neanche hanno avuto la possibilità di intervento per spiegare e chiedere le giuste informazione sui fatti . Resto determinato e convinto di non aver potuto esercitare il mio Incarico Di Consigliere Comunale per mancanza di altri e non mia .E sulla scorta di tutto questo valuterò seriamente di ricorrere al TAR per evitare che determinati atteggiamenti fuori regolamento riaccadano a Trapani".

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