Trapani, che scontro in Consiglio: Miceli allontanato dall'aula

L'esponente di Fdi ha protestato per non aver potuto avere la possibilità di replicare al sindaco Tranchida

Redazione Prima Pagina Trapani
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18 Luglio 2024 06:30
Trapani, che scontro in Consiglio: Miceli allontanato dall'aula

L’immediato potenziamento tecnologico del dissalatore e, in attesa, il noleggio e l’installazione di dissalatori mobili marini, la creazione di vasche di raccolta di acque reflue e la conclusione del commissariamento regionale dell’Ati.

Sono le richieste che il consiglio comunale di Trapani avanzerà alla Regione attraverso l'ordine del giorno approvato al termine della seduta straordinaria sulla crisi idrica tenutosi per due giorni, martedì e, in prosecuzione, mercoledì.

Se il documento è stato illustrato da Marzia Patti del Partito Democratico ed è stato approvato con 13 voti favorevoli, mentre l’opposizione ha lasciato l’aula al momento del voto, a catalizzare il dibattito sono stati i tanti scontri in Consiglio.

Salvatore Daidone, capogruppo di Polis con Coerenza, gruppo di maggioranza, ha richiesto l’intervento della polizia municipale perché ha lamentato di non aver potuto effettuare la sua dichiarazione di voto. Mentre Maurizio Miceli di Fratelli d’Italia è stato allontanato dall’aula con l’intervento dei vigili urbani al culmine dell’ennesimo scontro con il sindaco Giacomo Tranchida.

Miceli aveva presentato in aula l’ordine del giorno che, per far fronte alla crisi idrica, impegnava la Giunta a compensare le spese per i rifornimenti con le autobotti sostenute dai proprietari delle strutture alberghiere attraverso la tassa di soggiorno. Tranchida ha spiegato di ritenere impossibile un provvedimento di questo tipo, anzi, che rappresentava una induzione al reato, e ha apostrofato i proponenti come “ignoranti” e “farabutti politici”. Miceli ha voluto replicare ed è seguita la controreplica di Tranchida. Miceli ha chiesto nuovamente di intervenire, ma Andrea Genco, vicepresidente del Consiglio, non gli ha concesso la parola. Miceli, quindi, non ha consentito la ripresa dei lavori, protestando per la scelta di Genco ed è stato accompagnato fuori dall’aula dai vigili su richiesta dello stesso Genco. E alla fine l’ordine del giorno dell’opposizione è stato bocciato.

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