Trapani, al museo San Rocco la mostra di Rita Ernst “Frammenti siciliani/ Sizilianische Fragmente”

Sarà inaugurata il 2 maggio 2025 e sarà aperta fino al 31 ottobre 2025

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
30 Aprile 2025 16:44
Trapani, al museo San Rocco la mostra di Rita Ernst “Frammenti siciliani/ Sizilianische Fragmente”

La mostra Frammenti siciliani/ Sizilianische Fragmentedell’artista svizzera Rita Ernst sarà inaugurata il 2 maggio 2025 e sarà aperta fino al 31 ottobre 2025, negli spazi del Museo di Arte Contemporanea San Rocco di Trapani, centro culturale della città, che opera sotto la direzione di Mons. Liborio Palmeri.

Il progetto ha il patrocinio e il coordinamento tecnico e scientifico della Fondazione Orestiadi di Gibellina e del Museo San Rocco, ed è curata dal direttore del Museo delle Trame Mediterranee della Fondazione Orestiadi Enzo Fiammetta e dal critico svizzero Guido Magnaguagno.

La mostra presenta una significativa selezione di lavori di Rita Ernst, nata a Zurigo nel 1956 e cresciuta con le influenze dell’arte geometrica dei «Concretisti di Zurigo», che coprono lo spazio temporale che va dal 1999 al 2024. Create in Sicilia, le opere scelte per l’esposizione indagano nuove possibilità espressive nell’arte astratta, in cui la pittura Mitteleuropea dell’artista si confronta con la luce e con la cultura stratificata di questi luoghi, attraverso una pratica che si affina attraverso i frequenti soggiorni dell’artista sull’Isola e attraverso gli atelier in Tunisia realizzati con la Fondazione Orestiadi di Gibellina.

E infatti, le architetture ed i paesaggi urbani siciliani diventano per Rita Ernst spunto e punto di partenza per sperimentazioni linguistiche sullo spazio e sulle relazioni tra le architetture storiche che rispondono a precise regole, per arrivare nelle sue recenti produzioni, alle relazioni tra superfici segnate da elementi casuali che generano nell’analisi dell’artista rapporti altrettanto definiti. Dal «Progetto Siciliano», che ha dato vita ad un testo del 2003, dove le piante delle cattedrali e dei castelli federiciani si trasformano in strutture geometriche legate a campi di forza cromatici e ritmi pittorici, si arriva nell’ultimo periodo ad analizzare i temi che caratterizzano il paesaggio siciliano contemporaneo, frammentato, discontinuo, da cui trarre nuove e necessarie regole.

Le oltre 70 opere selezionate per la mostra si susseguono in diverse sezioni, creando un percorso cronologico della produzione dell’artista: dalle opere ispirate all’architettura religiosa, a quella arabo-normanna, fino al gruppo che trae ispirazione dalle saline della città di Trapani e dai castelli federiciani. A seguire, la sezione dedicata al Museo Salinas di Palermo apre alle opere più recenti: Le vele, La città, I frammenti, stimolando un’importante riflessione sull’arte astratta e sulle relazioni espressive, culturali e artistiche tra la cultura Mitteleuropea e quella mediterranea.

Afferma a tal proposito, mons. Liborio Palmeri che accoglie la mostra negli spazi del Museo San Rocco: Rita Ernst non aveva assolutamente bisogno della Sicilia per affermarsi. Ai tempi del suo primo viaggio nell’Isola era comunque un’artista consapevole dei suoi mezzi, inserita in una cultura artistica ben definita. Eppure allo stesso modo potremmo dire che Rita Ernst non avrebbe vissuto con lo stesso stupore e con la stessa felicità il suo successo nel mondo dell’arte, se non avesse portato nelle sue opere l’architettura dei grandi monumenti siciliani sferzati dal vento di scirocco, lambiti dall’odore del mare, attraversati dalla luce estrema del Mediterraneo, insomma se non avesse incontrato Trapani e la Sicilia.

Con questa iniziativa la Fondazione Orestiadi conferma la sua proiezione internazionale e il sostegno agli artisti che da tutta Europa hanno contribuito alla rinascita della città. Nelle opere di Rita Ernst cogliamo la magia dell’incontro tra le culture delle due sponde del Mediterraneo e i frutti del dialogo tra le arti, elemento essenziale nella costruzione di una cultura di pace. Afferma Francesca Corrao, Presidente della Fondazione Orestiadi

Rita Ernst bio

Rita Ernst ha frequentato la Scuola di Design di Basilea dal 1973 al 1976. Nel 1982 ha frequentato uno studio presso la Cité internationale des arts di Parigi. Nel 1983/1984 ha lavorato al fianco del padre, lo scultore in pietra Othmar Ernst († 2006[1]), al restauro della chiesa del monastero di Königsfelden. Nel 1987/1988 ha frequentato l'Istituto Svizzero di Roma. Dalla metà degli anni Novanta, oltre a Zurigo, ha una seconda casa a Trapani, in Sicilia.

L’artista lavora con i mezzi della pittura, della grafica e del disegno. Crea rilievi, oggetti d'arte, installazioni, arte concettuale e arte in architettura.

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