Sviluppo culturale ad Erice, Fronte Comune contro l’amministrazione

Riceviamo e pubblichiamo nota del Movimento "Fronte Comune"

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
10 Marzo 2023 11:23
Sviluppo culturale ad Erice, Fronte Comune contro l’amministrazione

Il Movimento Fronte Comune chiede all'Amministrazione comunale di Erice di ritirare la “manifestazione di interesse per il ruolo di partner per la progettazione e l'attuazione di un piano strategico e di sviluppo culturale del Comune di Erice” e si batterà in tutte le sedi competenti e opportune per raggiungere tale scopo.

L' Avviso è stato emanato il giorno 6 c.m. e la delibera di Giunta cui si fa riferimento è la n. 37 del 6.03.2023 la quale prevede, tra le finalità, l'affidamento in gestione del proprio patrimonio immobiliare, la progettazione e la realizzazione di progetti volti alla promozione culturale nonché l'avvio di rapporti di partnership con organizzazioni esterne a cui eventualmente aderire.

Si evidenzia che La Fondazione ERICE ARTE, di cui il Comune di Erice è socio fondatore, come si legge nel proprio Statuto, svolge attività culturali, educative, formative, didattiche, scientifiche, promuovendo, producendo e propagandando manifestazioni e spettacoli, volti a valorizzare la città di Erice, la sua Provincia, la Regione e la Nazione, nonché la tutela, la promozione e valorizzazione anche ai fini turistici dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico del nostro Paese, nonché in attività ed iniziative di alta valenza interculturale nello scenario euro mediterraneo.

La sopra citata Fondazione, nonché società partecipata del Comune di Erice, svolge dunque le stesse funzioni e persegue gli stessi obiettivi citati nell'avviso pubblico in oggetto e non si comprende per quali motivazioni l'Amministrazione ricerchi forme di partenariato con altre realtà, contrapponendosi alle competenze e finalità per cui è costituita la Fondazione Erice Arte

Inoltre, leggendo le condizioni poste dal bando nel suddetto Avviso, queste appaiono precludere la libera partecipazione di tanti soggetti giuridici del settore delineando specifici requsisiti di enti che nel nostro territorio appaiono esser pochissime e, cosa di non poco conto, nulla prevede circa eventuali costi a carico della Collettività ericina.

Per tali motivi, è inaccettabile che l'Amministrazione intenda affidare la gestione del piano strategico e culturale ad un soggetto esterno seppure avendo la possibilità di adottare “in house” le iniziate di cui sopra.

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