​Solidarietà all’onorevole Ciminnisi per le offese sessiste nei suoi confronti

Ferma condanna dal Movimento 5 Stelle e da Fratelli d’Italia di Paceco: “Frasi inaccettabili”

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
22 Luglio 2025 17:27
​Solidarietà all’onorevole Ciminnisi per le offese sessiste nei suoi confronti

Sulla vicenda al Consiglio comunale di Paceco, e soprattutto sulle inopportune e offensive parole pronunciate dal consigliere Ricciardi nei confronti della deputata regionale Cristina Ciminnisi, si registrano altri due distinti interventi, dal gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle di Trapani e Paceco e dal coordinamento di Fratelli d’Italia di Paceco.

“Il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Trapani e Paceco esprime piena solidarietà al sindaco di Paceco, Aldo Grammatico, e all'onorevole Cristina Ciminnisi, destinatari di un attacco verbale inaccettabile durante l’ultima seduta del Consiglio comunale da parte del consigliere Salvatore Ricciardi.

Ricciardi ha pronunciato frasi gravi e intollerabili rivolte al sindaco Grammatico e all’on. Ciminnisi, definendoli “buoni solo per fare passerella” e riferendosi all’on. Ciminnisi con disprezzo come “quella con il rossetto rosso”. Un attacco volgare, sessista, che squalifica prima di tutto chi lo pronuncia.

Non è la prima volta che Ricciardi oltrepassa ogni limite di decoro. Il suo stile aggressivo e fuori controllo è diventato un’abitudine tossica all’interno del dibattito pubblico locale. Ma stavolta Ricciardi si è superato, usando espressioni che puntano a spogliare di dignità e a ridicolizzare una rappresentante delle istituzioni, con un sottotesto misogino e sessista che riteniamo inaccettabile, nel meschino tentativo di sminuirne il valore. Un atto indegno di chi in Consiglio Comunale rappresenta il voto di uomini e donne.

Il Movimento 5 Stelle condanna con fermezza ogni forma di sessismo, volgarità e violenza verbale in politica. Chi siede in Consiglio comunale ha il dovere di onorare il proprio ruolo, non di trasformarlo in uno sfogo personale o in un’arena da taverna. Le istituzioni meritano rispetto. I cittadini meritano rispetto. E soprattutto, le donne che fanno politica con competenza e passione come l’on. Ciminnisi, meritano rispetto.

Il Movimento 5 Stelle continuerà a denunciare con forza ogni forma di violenza verbale e degrado politico. Non arretriamo di un millimetro. La politica, quella vera, si fa con le idee, non con gli insulti”.

Gruppo Territoriale M5S Trapani - Paceco

“Piena e convinta solidarietà all'Onorevole Cristina Ciminnisi per le espressioni inaccettabili a lei rivolte”, è espressa anche dal consigliere comunale e coordinatore di Fratelli d’Italia a Paceco, Michele Ingardia, “a nome di Fratelli d’Italia e in qualità di Coordinatore Comunale, in riferimento ai gravi episodi verificatisi durante la seduta del Consiglio Comunale di Paceco, tenutasi lunedì 21 luglio.

“Il nostro partito – scrive – ha sempre posto al centro del proprio agire il rispetto per la persona e, in particolare, per le donne, condannando senza esitazioni ogni forma di violenza, verbale o fisica. Valori che continuiamo a difendere con coerenza, anche quando il contesto politico diventa acceso o divisivo. È doveroso precisare, come già chiarito dal nostro Coordinatore Provinciale Avv. Maurizio Miceli, che il consigliere Salvatore Ricciardi non risulta in alcun modo tesserato né affiliato a Fratelli d’Italia.

Qualsiasi tentativo di attribuire responsabilità politiche al nostro partito è, pertanto, del tutto infondato. Dispiace constatare che alcune forze politiche abbiano scelto di strumentalizzare l’accaduto per fini polemici, cercando di coinvolgere Fratelli d’Italia in una vicenda con cui non abbiamo alcun legame. Questi atteggiamenti non solo distorcono la realtà, ma contribuiscono ad alimentare un clima di ostilità e contrapposizione che la politica dovrebbe invece sforzarsi di superare, promuovendo senso di responsabilità, rispetto reciproco e dialogo. Rinnoviamo la nostra vicinanza all’Onorevole Ciminnisi e auspichiamo che episodi di tale natura non trovino più spazio nelle istituzioni, che devono restare luoghi di confronto democratico e civile”.

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