Sicurezza, a Trapani il sit in della Cisl

Dalla Prefettura l’mpegno a fare da mediatore sulle richieste del sindacato.

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
01 Agosto 2022 14:33
Sicurezza, a Trapani il sit in della Cisl

La Prefettura di Trapani farà da mediatore con il governo nazionale e il governo regionale sulle richieste sul tema della sicurezza sul lavoro, contenute nel documento consegnato oggi dalla Cisl a tutti i prefetti dell’Isola. E’ l’impegno ottenuto dal sindacato a Trapani al culmine del sit in #presidiamolasicurezza che si è svolto nell’ambito della manifestazione regionale della Cisl Sicilia.

La Cisl Palermo Trapani ha consegnato, tramite la delegazione composta dalla federazioni guidata dal segretario territoriale Massimo Santoro, al capo gabinetto della Prefettura trapanese, un documento per chiedere, fra l’altro, “un coordinamento permanente di confronto sui territori e la definizione di attività certe e costanti di presidio sul livello locale, in piena prossimità delle realtà lavorative, in grado di aumentare la sinergia tra parti sociali e istituzioni, a cominciare dal presidio in ogni contesto lavorativo della rappresentanza sindacale e territoriale, al fine di garantire quel controllo di prossimità a favore dell’affermazione delle tutele di salute e sicurezza”. 

“La situazione è tragica nei nostri territori, se si pensa che soltanto a Trapani e solo da gennaio a maggio, mancano dunque i dati degli ultimi mesi - ha affermato Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani -, sono stati 962 gli infortuni denunciati nel territorio trapanese da gennaio a maggio del 2022, erano 698 lo scorso anno, mentre le malattie professionali sono raddoppiate da 33 a 66 nei primi sei mesi del 2022. La sicurezza deve essere la priorità per tutti: dai lavoratori che devono essere formati e informati su tutti i principi di sicurezza, alle aziende che devono dotare i dipendenti di tutti i Dispositivi di sicurezza, rendere idonei i locali e investire in prevenzione, a chi come le istituzioni competenti devono fare ispezioni e controlli frequenti.

La mobilitazione proseguirà finché non ci sarà un vero e proprio coordinamento che deve rendere funzionale ed evitare la dispersione di risorse tra le istituzioni deputate ai controlli e ispezioni, e maggiori investimenti su prevenzione e formazione”.

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