Non era facile e lo si sapeva. Delle insidie che riservava il campionato di Serie B, il pubblico granata non se ne era affatto dimenticato. Difficoltà che nella prima in casa del campionato cadetto dopo 2 anni di astinenza, nella serata umida del “Provinciale” in occasione del confronto con un Venezia più rodato e messo in campo in maniera ordinato da Dioinsi, il Trapani lascia l’intera posta in palio perdendo per 0-1. Roma, e il presidente Heller lo sa bene, non è stata costruita tutta in un sol giorno e la gara contro i lagunari ha dimostrato che fra mercato ancora aperto, nuovi innesti arrivati da poco e ancora in piena fase di ambientamento potrebbero aver contributo a mettere in mostra un Trapani con poche idee, a tratti all’angolo di fronte alla spinta avversaria, ma che ha provato a gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Baldini, dopo la gara-no di Ascoli, ripropone il 4-3-3, stesso modulo con cui mister Italiano divertiva e si divertiva nella incredibile cavalcata dello scorso anno, ma con interpreti diversi. In difesa torna il capitano di mille battaglie Pagliarulo, fuori Taugourdeau, per il quale sembrano ancora persistenti le sirene di mercato, dentro Luperini, insieme ad Aloi e Colpani. In attacco, il tridente è composto da Feretti, Pettinari e Scaglia. Venezia con il 4-3-1-2, che vede Aramu regista dietro alla coppia Capello-Bocalon e Zuculini in mediana insieme a Fiordilino e Maleh.
Venezia che studia bene l’avversario in avvio e prova a proiettarsi in avanti concludendo verso la porta solo con un destro a giro di Bocalon finito alto. Trapani che ci mette poco a risistemarsi e con Ferretti crea le sue occasioni migliori: prima angolando male il tiro completamente libero sul settore di destra e poi con un sinistro che chiama al primo decisivo intervento Lezzerini costretto ad alzare il pallone sopra la traversa. Al 25’ però i lagunari la sbloccano: uscita incerta di Dini che smanaccia male, tentativo di tap-in di Aramu ribattuto sempre da Dini il quale però rimane immobile di fronte alla conclusione di Bocalon che a botta sicura firma l’1-0.
Venezia che sfiora il raddoppio 2’ dopo con Capello, il quale raccoglie di testa il perfetto cross di un ispiratissimo Aramu e sfiora il palo alla destra di Dini. Venezia che cinge d’assedio la retroguardia granata e che va ancora alla conlcusione con Capello in girata, il quale vede la risposta di Dini sul primo palo. Porta granata che trema anche a 5’ dall’intervallo, quando Modolo sale dalle retrovie a deviare un pallone proveniente da corner di testa sulla traversa. Trapani che si rifà vivo in un primo tempo in sordina a 5’ dal termine con Colpani che da fuori calcia alto sopra la traversa.
Troppo poco. Il Venezia sembra più in palla e dimostra una maggiore freschezza mentale, rispetto ad un Trapani incerto dietro e che fa fatica ad organizzarsi. Baldini ridisegna nella ripresa un Trapani a trazione decisamente anteriore con l’ingresso in campo di N’Zola al posto di Colpani, aggiungendo il franco-angolano al terzetto offensivo che dopo i primi 45 minuti faceva registrare il valore 2 alla voce tiri verso lo specchio della porta. Trapani che si fa vedere in attacco con Pettinari che si eleva di testa su cross di N’Zola, debole e facile per Lezzerini.
E sarà l’unico pallone recapitato per il centro-boa ex Crotone e Latina, che deve sgomitare per cercare di trovare palloni giocabili in mezzo alle ,aglie della difesa veneta. Venezia che a metà ripresa prova a tornare tambureggiante dalle parti di Dini, il quale si riscatta uscendo in maniera decisiva e alla disperata sul solito Bocalon che in fuga sul binario di sinistra ignora il neo-entrato Montalto piazzato al centro e trova la respinta del portiere granata. Una serata calda, che la curva granata, nel bel mezzo di una partita che sembrava assopirsi e scorrere via con poche conclusioni verso la porta, ad un tratto decide di “beccare” il portiere neroverde Lezzerini con i pezzi della spettacolare coreografia che ad inizio gara riportava l’anno di fondazione con nel cuore l’entusiasmo di ripartire tutti insieme in questa avventura.
Avventura, di cui Baldini e i suoi sono pronti a scriverne un nuovo paragrafo, perchè il tempo a disposizione di sicuro non manca e che solo l’armarsi di pazienza e spirito di abnegazione potrà completarlo con un lieto fine, nonostante l’amara partenza. Venezia che riscatta la falsa partenza con la Cremonese e cui questo successo in un campo non facile permetterà a Dionisi di trovare la giusta tranquillità in vista di una rincorsa alla permanenza in categoria che non ha poprio perso tempo a cominciare.
TRAPANI-VENEZIA 0-1 TRAPANI: Dini, Cauz, Fornasier, Pagliarulo, Jakimowski, Colpani (1’st N’Zola), Luperini, Aloi, Ferretti (16’st Tulli), Pettinari, Scaglia (30’ st Golfo). A disp.: Carnesecchi, Stancampiano, Da Silva, Martina, Tolomello, Culcasi, Tulli, Golfo, Molinari, Cataldi. All. Baldini VENEZIA: Lezzerini, Fiordaliso, Modolo, Cremonesi, Felicioli, Fiordilino, Zuculini (11’st Lollo), Maleh, Aramu, Bocalon (41’st Casale), Capello (21’st Montalto).
A disp.: Oliveira, Pomini, Senesi, Caligara, Zigoni, Di Mariano, Ceccaroni, Lakicevic. All. Dionisi Arbitro: Camplone di Pescara. Ass. Rossi di Novara e Avalos di Legnano. IV Ufficiale: Illuzzi di Molfetta Marcatore: 25’ Bocalon Ammoniti: Cremonesi (V), Luperini (T), Aloi (T), Lollo (V) Tommaso Ardagna