Tra sigarette elettroniche, cartine e filtri, sono circa undici milioni e mezzo gli articoli per fumatori sequestrati dalla Guardia di Finanza a Palermo: merce per un peso complessivo di circa 770 chili, che – secondo una stima dei finanzieri –sul mercato parallelo avrebbero fruttato un circa 1 milione di euro, sottraendo alle casse dello Stato 120 mila euro derivanti dall'imposta di consumo.
L’operazione ha portato alla scoperta di negozi non autorizzati che si sarebbero riforniti in modo alternativo alle forniture ufficiali destinate alle rivendite di tabacchi: un vero e proprio mercato parallelo – dicono gli investigatori – gestito da società riconducibili a extracomunitari.
È emerso come un unico grosso importatore di Partinico rifornisse numerosi negozi di oggettistica e articoli per la casa senza di licenza di vendita. E i finanzieri, seguendo le consegne effettuate dall'importatore, hanno scoperto “11 esercizi commerciali che vendevano abitualmente sigarette elettroniche, cartine e filtri senza alcuna licenza e in totale evasione di imposta sui consumi”; tutti negozi che si trovano in centro, a Palermo.
I militari avrebbero accertato la presenza di poche scatole esposte per la vendita, in alcuni casi anche nascoste sotto i banconi, mentre il grosso dei prodotti sarebbe stato conservato in magazzini nelle vicinanze dei negozi.
I titolari degli esercizi commerciali sono stati denunciati e le attività sono state segnalate all'Agenzia delle dogane e dei monopoli, per le sanzioni accessorie previste, tra le quali la chiusura dell'esercizio commerciale.