​San Vito Lo Capo, al via il Siciliambiente Film Festival

Torna l’evento dedicato al cinema indipendente incentrato su ambiente, diritti umani e conflitti

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
01 Luglio 2025 19:17
​San Vito Lo Capo, al via il Siciliambiente Film Festival

Da lunedì 14 e fino a sabato 19 luglio, San Vito Lo Capo ospiterà la diciassettesima edizione del Siciliambiente Film Festival, evento internazionale dedicato al cinema indipendente, che mette al centro temi come ambiente, diritti umani, conflitti e trasformazioni.

Tantissime le attività in programma, con due sale aperte tutte le sere, masterclass per gli addetti ai lavori, presentazioni di libri a cura di Navarra Editore (partner storico del festival), aperitivi, concerti, dibattiti, incontri con registi, mostre, laboratori per bambini e ragazzi, escursioni nel territorio.

Il Siciliambiente Film Festival è promosso dal Comune di San Vito Lo Capo, dalla Demetra Produzioni e dall'associazione culturale Cantiere 7, con il sostegno dell’Assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo - Sicilia Film Commission, nonché con il patrocinio della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo - Ministero della Cultura. Si confermano le collaborazioni con partner di rilievo come Greenpeace Italia, Amnesty International, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Ttpixel.

Fulcro del Festival - come ogni anno - sono le quattro sezioni competitive: lungometraggi di finzione, documentari, cortometraggi e animazioni che verranno proiettati in due sale, Sala 1 al Giardino di Palazzo La Porta (sede del Comune), e Sala 2 in spiaggia, Anfiteatro via Faro (Porto Turistico), con ingresso gratuito. Quest'anno, grazie alla collaborazione con alcune università europee, si apre una sezione fuori concorso, “Scienze del mare”, con anteprime internazionali: “Presto” di Mathia Coco, Italia; “Blue kinships. Documenting Ocean Relationships” di Federico Fornaro, Italia; “Listen to the poles: Antartica” di Pepe Molina Cruz, Spagna.

Anteprime anche per i cortometraggi: “Pride of the Gobi” di Will Parrinello, Stati Uniti e Mongolia; “Brujas” di Cesare Maglioni, Spagna; “Love lost. Dreaming my dreams” di Gaia Marinese, Francia; e ancora: “Il lamento degli alberi” di Gianpiero Mendini, Italia; “The wrestlers of Dakar” di Mamadou Dia, Regno Unito e Senegal; “Yarê” di Sallar Othman, Austria; “My crutch” di Ahmad Tariq Hamad, Palestina. Per la sezione documentari: “Where two oceans meet” di Lauren Scott, Francia; “Sargassum” di Claude Barnes, Canada; per i film di finzione “Jahia’s summer” di Olivier Meyes, Belgio.

Diversi i momenti organizzati dai partner, come il concerto di Davide Shorty, testimonial di Amnesty International, che aprirà il Festival. La seconda sera un evento speciale: la proiezione di “Human Lights - 50 anni di Amnesty International Italia” di Fabio Masi; una produzione Rai 3 e Blob, con l’intervento di Francesca Corbo e Fabio Masi. Venerdì, sarà proiettato, per la prima volta il Sicilia, il doc “Il prezzo che paghiamo” di Sara Manisera prodotto da Greenpeace Italia e ReCommon; sabato alle 21.15 il panel a cura di Greenpeace Italia su “Ecoansia”, dove intervengono la dottoressa Feride Sheshi e il direttore di Greenpeace Italia, Giuseppe Onufrio.

Novità di quest’anno sarà la striscia proiettata ogni sera, di Marco Pasquini, dal titolo “San Vito Lo Capo Underwater”, una serie di cortometraggi sui fondali del trapanese.

Prima delle proiezioni verranno anche proposte le strisce di AAMOD - Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.

Nelle giornate del 17 e del 18 luglio si potrà partecipare alla masterclass con Davide Gambino “Dalla realtà allo schermo: tra autorialità e serialità documentaria".

Una mostra fotografica permanente dal titolo "Natura Ambiente" a cura e di Nino Pillitteri sarà allestita in sala 1 e verrà inaugurata la prima sera.

“Trattare temi come i diritti umani e ambiente in questo momento storico può generare rammarico e preoccupazione – dice Antonio Bellia, storico direttore artistico del Siciliambiente – ma attraverso molti film in programma viene fuori anche tanta speranza e poesia. Le nuove generazioni portano il fardello del futuro dove viene prospettato loro un mondo carico di incertezza e instabilità. È giusto alleggerire questo carico e noi lo facciamo proponendo un cinema che mostra anche la tanta bellezza che ci circonda”.

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