Il presidente della Regione Nello Musumeci è stato nominato dal governo nazionale commissario delegato per fronteggiare l’emergenza dovuta ai numerosissimi incendi che nell’ultimo mese hanno colpito la Sicilia. Ma il coordinamento SalviAmo i boschi ritiene che «il Governo nazionale non ha tenuto conto del fallimento della politica di prevenzione e contrasto agli incendi messa in atto dal governo regionale presieduto da Musumeci», di fatto considerando inopportuna la nomina da parte del governo nazionale.
«Questo provvedimento, seppur rientra nella prassi amministrativa, ci lascia senza parole», dichiara Mariangela Galante - portavoce del Coordinamento. SalviAmo i boschi dichiara di aver sollevato il problema prevenzione incendi boschivi presentando una serie di proposte che «non sono state tenute in alcuna considerazione». «La realtà è che la macchina dell’antincendio boschivo si è mossa con grande difficoltà a causa della storica mancanza di uomini e mezzi - sottolinea Galante. Il mancato coordinamento tra gli attori addetti ha fatto il resto.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: 78.000 ettari (pari al 3.5% della superficie della Regione) andati in fumo dall’inizio dell’anno. Il colmo si è raggiunto - continua - con il decreto di riapertura della caccia dell’assessore all’agricoltura che chiude alla ricerche delle associazioni ambientaliste e aggira astutamente lo stop imposto dal TAR. Per tutte queste ragioni accogliamo negativamente la decisione del Governo Nazionale».