“Per il Partito Democratico la priorità è la tutela della vita umana e la dignità delle persone. Oggi siamo qui per dimostrare vicinanza perché siamo preoccupati per il blocco amministrativo subito dalla nave Mediterranea al porto di Trapani, colpevole soltanto di avere seguito le leggi del mare, scegliendo di fermarsi qui piuttosto che proseguire per Genova, consapevole che le persone salvate in mare avessero necessità di cure immediate. Ed è per questo che chiediamo una linea politica netta che metta al centro la salvaguardia della vita umana e individui soluzioni efficaci per una vera accoglienza regolata”.
Così la segretaria provinciale del Partito Democratico di Trapani, Valeria Battaglia, ha aperto questa mattina l’iniziativa dei democratici trapanesi a sostegno dell’equipaggio della “Mediterranea”. La delegazione a bordo della nave era composta da parlamentari, dirigenti regionali e provinciali del PD.
Nel corso dell’incontro, la presidente provinciale Valentina Villabuona ha ricordato la tradizione di accoglienza della città, mentre la presidente regionale del PD Sicilia, Cleo Li Calzi, ha ribadito il sostegno al lavoro delle ONG: “Il decreto Piantedosi marchia Mediterranea come se fosse un’organizzazione criminale solo perché ha salvato dieci persone. È un atto di disumanità politica. Noi saremo sempre dalla parte di chi difende la vita, non di chi specula sulla disperazione per raccogliere consenso”.
Durissimo anche l’intervento del deputato regionale Dario Safina, che ha denunciato la scelta del Viminale di assegnare a Mediterranea il porto di Genova: “È ridicolo mandare una nave a migliaia di chilometri dal primo approdo sicuro, Trapani. Questa è pura demagogia: invece di governare un fenomeno complesso, Meloni e Piantedosi preferiscono alimentare paure e urlare slogan contro gli immigrati. Ma i problemi restano lì, irrisolti”.
Sulla stessa linea l’onorevole Giovanna Iacono: “Da due anni e mezzo Meloni vive di proclami e slogan sull’immigrazione, senza una strategia seria né sull’accoglienza né sulla gestione dei flussi. Intanto, i migranti continuano a sbarcare, i centri di accoglienza vengono smantellati e le ONG subiscono vessazioni inaccettabili. Il risultato è un Paese più fragile, meno giusto e meno credibile in Europa”.
Il Partito Democratico trapanese, nel documento diffuso oggi pomeriggio, “ribadisce con forza che la sicurezza non si costruisce chiudendo i porti o criminalizzando le ONG, ma ricostruendo un sistema di accoglienza diffuso, dignitoso e regolato. La vita umana non è negoziabile e non sarà mai oggetto di propaganda politica”.