Safina, Burtone e Catanzaro (PD): “Sanità al collasso, Schifani venga in aula"

"Le dimissioni di Croce non chiudono il caso Trapani”

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
21 Maggio 2025 14:24
Safina, Burtone e Catanzaro (PD): “Sanità al collasso, Schifani venga in aula

Prendiamo atto delle dimissioni del direttore generale dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, così come prendiamo atto delle responsabilità politiche che questa vicenda porta con sé. Ma sia chiaro: le dimissioni non chiudono nulla. È solo un passaggio di una crisi sanitaria che continua a colpire la provincia di Trapani e l’intera Sicilia”.

Lo dichiarano i deputati regionale del Partito Democratico Dario Safina, Giovanni Burtone e il capogruppo all’Ars Michele Catanzaro, intervenendo dopo l’audizione in VI Commissione Sanità dell’Ars in cui Croce ha formalizzato le sue dimissioni, a seguito della relazione ispettiva che ha certificato disservizi gravissimi all’interno dell’Asp trapanese.

Abbiamo sempre denunciato le criticità dell’Asp di Trapani, e non ci siamo mai tirati indietro nell’indicare le responsabilità del DG dell’Asp – aggiungono Safina, Burtone e Catanzaro – ma adesso basta usare la burocrazia come parafulmine degli errori politici. Croce ha le sue colpe, certo. Ma le responsabilità politiche stanno altrove, e hanno nomi e cognomi: Renato Schifani e la sua giunta, che da tre anni governano la Sicilia con risultati disastrosi, soprattutto nella sanità pubblica”.

L’indagine ispettiva del Dasoe - continuano – non ha fatto altro che mettere nero su bianco ciò che cittadini e operatori sanitari vivono da tempo: ritardi fino a dieci mesi nei referti di anatomia patologica, diagnosi tardive, danni ai pazienti. Una gestione definita dagli stessi ispettori regionale inefficiente, in violazione dei principi fondamentali dell’amministrazione pubblica”.

Chiediamo con forza che il presidente della Regione venga subito a riferire in aula sullo stato della sanità siciliana – concludono i tre deputati Dem –. La situazione è grave, il sistema è al collasso. E se la politica non è in grado di assumersi le proprie responsabilità, allora è giusto che sia chiamata a risponderne davanti ai siciliani”.

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