Riflessione dell'assessore del Comune di Erice Carmela Daidone sulla sanità trapanese

Liste d'attesa infinite, disagi,mancanza di servizi adeguati: la rabbia dei cittadini e l'appello dell'assessore Daidone

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
01 Aprile 2025 10:44
Riflessione dell'assessore del Comune di Erice Carmela Daidone sulla sanità trapanese

Riceviamo e pubblichiamo una nota da parte dell'assessore del Comune di Erice Carmela Daidone.

Ecco quanto si legge:

"Sanità al servizio della società?

Rabbia , Indignazione e delusiome . Questi sono i sentimenti provati in questi giorni...Siamo sicuri che oltre al recente e doloroso e drammatico scandalo dei ritardi sull’esito dei referti istologicii pazienti con codice 048 non incontrino altre barriere da superare per salvaguardare il proprio stato disalute? Non è più tollerabile il fatto che bisogna aspettare anche fino ad un anno e mezzo per potersi sottoporre gratuitamente ad un esame diagnostico che, nella maggior parte dei casi potrebbe evidenziare un serio problema di salute e dare quindi la possibilità di curarsi per tempo.Da assessora ai Servizi Socialimi risulta che i pazienti oncologici con codice 048 e quindi a carico delSSN, siano essi in cura o in follow up,nonostante siano costretti a sottoporsi a periodici controlli, se nonhanno prenotato in tempo utile, corrono il rischio di aspettare anche due anniper potere trovare spazio per una visitaspecialistica.

Tutto cambia ovviamente se tali pazienti sono obbligati ascegliere di effettuare la visita a pagamento, perché in quel caso, in unasettimana o al massimo 15 gg il problema si risolve con costi molto spesso proibitivi.Questo accade sia per le visitepresso il P. O “ Sant’Antonio Abate di Erice - Trapani che per i controlli presso la Cittadella della Salute o i centri privati che effettuano visite acarico del SSN. Non ci incoraggia di certo, lanotizia di un primario nel messinese che intascava soldi dai pazienti fino a1500 euro al fine di scavalcare le liste di attesa per un intervento.E’ deprorevole pensare di dovere sborsare dei soldi ,considerato che dovrebbe essere un diritto sacrosanto del paziente usufruiredelle visite gratuite per rendere sano il proprio corpo.

“Sanità" dallatino sanus vuol dire proprio questo...sano!Mi risulta che nel mese diottobre per andare incontro a tale criticità alcuni pazienti erano statiinseriti nelle “liste di galleggiamento”, le quali permettevano di ridurrenotevolmente le attese per le visite specialistiche. Questa soluzione , però ,ha avuto vita breve, tanto che già a metà novembre i pazienti non hanno piùpotuto essere inclusi in tali liste. Troppo grazia Sant’Antonio ( Abate)!!! Tali problematiche mi vengonoriportate con sgomento spesso durante il ritiro presso gli Uffici dei ServiziSociali dei voucher trasporto verso Mazara e Palermo, voucher utili aeffettuare le sedute di chemio e radioterapia.Inoltre, quanto tempo occorreancora aspettare per la realizzazionedella U.O di radioterapia a Trapani ,che finalmente possa mettere la parolaFINE a questi viaggi della speranza, considerato che sono già trascorsi 15anni?Disagi…Disagi e ancora disagi…La certezza di effettuare intempi brevi esami diagnostici e visite specialistiche anche per altrepatologie, o per semplice prevenzione è ad oggi ancora un’ utopia.Aggiungo un’altra criticitàsollevatami da molti cittadini.

Gli operatori Socio-Sanitari (OSS), in servizio presso il nosocomio chedovrebbero essere destinati all’assistenza igienico-personale, sarebbero numericamente insufficienti. La situazione è allarmante e le lamenteledei cittadini che hanno avuto ricoverati i propri cari sono numerose. La cura e l’igiene della persona è indispensabile, ed è un diritto inalienabile,soprattutto in assenza di familiari che possono garantire l’assistenza.Un pronto soccorso funzionalealle esigenze del bacino d’utenza del P.O “ Sant’Antonio Abate” quando saràpossibile vederlo completato? Ormai da quasi due anni ,i lavoriin corso provocano un’ insostenibile situazione per gli angusti spazidestinati, al momento, all’area di emergenza del Pronto Soccorso.

La nostra salute prima di tutto.Mi chiedo : In caso di plurimenecessità contemporanee con codice rosso alla “ temporanea e provvisoria” areadel Pronto Soccorso, siamo sicuri chepossiamo ottemperare a tutte le esigenze emergenziali?E continuando a parlare diemergenza, colgo l’occasione per ribadire che è inappropriato che la sedeoperativa del 118 , attualmente sededella 46 , ( rianimatoria) ubicata allaCittadella della salute, si trovi al primo piano del palazzo “Gladiolo” . Più di 3 anni fa, nel merito,avevo scritto a tutti gli organi competenti, facendo presente varie criticità,alcune delle quali successivamente sono state risolte.

Tuttavia ancora pressola sede l’aria risulta poco gradevole, trattandosi di locali dove erano ubicatele apparecchiature dedicate al lavaggio industriale, quindi le ex lavanderie cheprobabilmente presentano ancor oggiscarichi mal funzionanti o da abolire. Ancora oggi medici, infermieri e soccorritori, dopo la chiamata di intervento della centrale, devono scendere 33 gradoni perdendo minutipreziosi. Il montacarichi, usato per il materiale, quando è funzionante, risulta essere lento e poco adatto altrasporto del personale sanitario.IL 118 è Servizio di Emergenza Urgenza Sanitaria,pertanto è chiaro che occorre eliminare tutti gli ostacoli che interferiscono col regolare svolgimentodelle procedure sanitarie.Non bisogna più far passare altrotempo per lo spostamento di tale sede al piano terra, ed è auspicabileriservare un più adeguato spazio per lo stazionamento dell’ambulanza.Concludo sottolineando chel’attenzione alla fragilità è preminente anche in merito alla disabilità e alle problematiche che ifamiliari sono costretti a sobbarcarsi per assenza di servizi adeguati.

Infattigli stessi nel caso di un eventuale semplice intervento odontoiatrico ad unfamiliare disabile non collaborante, come nel caso di bambini con autismo, devono recarsi in altre città, come Catania,dove sono presenti i servizi necessari a fare diagnosi.Inoltre i disabili in generale ele persone con autismo in particolare, che per cause evidenti ,non possonosostenere le lunghe attese del pronto soccorso, avrebbero necessariamentebisogno di una corsia preferenziale dedicata.Saranno gli organicompetenti preposti a fare chiarezza e astabilire quindi le responsabilità e le disumane manchevolezze di coloro iquali hanno contribuito a scriverequesta scandalosa e orribile pagina di malasanità trapanese.

E’ inammissibile la totale noncuranza che hamesso a repentaglio la preziosa vita di centinaia di persone. Auspico che, dopo le vane segnalazioni inviate nel tempoall’assessorato alla Sanità regionale, e ai vari direttori generali, aicommissari straordinari e ai vari direttori sanitari che si sono susseguiti,almeno questa lettera aperta possa essere utile e sortire maggiore riscontro.Verita'...verita'...Ho, abbiamo diritto di sapere laverita' la stessa verita' e giustizia che chiediamo per i morti ammazzati dalla mafia , per i familiari delle vittime innocenti di mafia

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