«È il momento della responsabilità e delle scelte coraggiose: non si può programmare il futuro urbanistico della città senza tenere conto dell’esistente e, soprattutto, delle mutate condizioni sociali, economiche, ambientali e climatiche, se davvero si vuole giungere ad una pianificazione urbana lungimirante e realmente partecipata».
Lo ha affermato stamane la deputata regionale trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, intervenendo alla prima conferenza di pianificazione del Piano Urbanistico Generale del Comune di Trapani, che s’è tenuta stamane presso la Sala Perrera.
«Credo che questo primo incontro, nel solco delle regole di partecipazione volute dalla legge regionale - ha detto Ciminnisi -, sia stato utile anche per dare voce a chi, come me, nutre alcune perplessità sullo strumento urbanistico cui sta lavorando il Comune di Trapani, soprattutto con riferimento alle aree delle ex saline Collegio e quelle limitrofe già oggetto di interventi di impermeabilizzazione del suolo realizzati e da realizzarsi negli anni a venire. Interventi spesso programmati senza tenere conto del cumulo degli effetti sul suolo e sulla tenuta idrogeologica».
«Se non si vogliono ripercorrere gli errori del passato - ha concluso la deputata -, è necessario allineare il consumo del suolo alla decrescita demografica, puntare quindi al consumo di suolo zero, e contestualmente immaginare la rigenerazione e il ripristino degli ecosistemi urbani anche attraverso la deimpermeabilizzazione dei suoli, la forestazione urbana e nuovi spazi urbani percorribili con una mobilità più dolce. Questi sono solo alcuni dei temi che dovrebbero essere oggi al centro di una pianificazione moderna e sostenibile delle nostre città. Obiettivi che tengano conto dei cambiamenti climatici e che sappiano anche guardare con equità alle future generazioni».
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