Nel territorio della Sicilia Occidentale, così lontano dai centri culturali che contano, ogni tanto qualcuno riesce a bucare la bolla e farsi riconoscere in ambito nazionale.
E’ il caso dello scrittore trapanese Luca Sciacchitano che con il suo romanzo “Le Ombre di Nahr” è arrivato in finale alla VIII edizione del prestigioso Concorso Letterario Argentario 2024 nella sezione narrativa edita.
Il premio Argentario, concorso internazionale patrocinato dal Comune di Monte Argentario, si posiziona nel mondo della letteratura tra i premi più riconosciuti in ambito nazionale. Un posizionamento riconducibile anche al successo dell’edizione 2023, che ha visto la partecipazione di molti scrittori affermati ed emergenti, provenienti da tutto il territorio nazionale nonché da USA, Francia, Germania e Polonia che con le loro opere hanno creato uno straordinario scenario di eccellenza letteraria contemporanea di grande spessore nelle varie sezioni del concorso.
Luca Sciacchitano, dottore in scienze delle arti e linguistica moderna, commenta così il risultato: “Si tratta di quei riconoscimenti che cementificano le crepe sul muro delle certezze. Sarò "bravo" a scrivere? Tutte le ore passate a comporre frasi, storie, scene narrative sono valse la pena o è tutto tempo sprecato? Poi arriva un riconoscimento prestigioso come questo e ti dici che forse tanto male non sei. Puntelli un po’ la tua autostima e ritorni sul foglio di carta per imbrattarlo.”
Le ombre di Nahr (2017), primo libro di Sciacchitano, è un’avventura adrenalitica ambientata nell’Afghanistan dei talebani. Due figli rapiti, due genitori alla loro ricerca, un conto alla rovescia alla cui scadenza è appesa la vita degli ostaggi. E poi amici, nemici, traditori e un colpo di scena finale da mozzare il fiato. Le Ombre di Nahr aveva già ottenuto un buon risultato di critica e vendite ma l’odierno riconoscimento ne certifica la qualità.
Sempre di Luca Sciacchitano, attualmente nelle librerie è disponibile il saggio “Bulimismo e Decrescita – come il consumismo bulimico ci sta rubando la vita”.