Pallacanestro trapani, i numeri dell'avversaria Vanoli Cremona

La squadra ha l'obiettivo di tornare immediatamente nella massima serie.

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
05 Dicembre 2022 11:17
Pallacanestro trapani, i numeri dell'avversaria Vanoli Cremona

Società pronta a ritornare al piano di sopra, forte di un roster davvero talentuoso e profondo per la categoria, che trae grande linfa dalle rotazioni e dalla distribuzione delle responsabilità, come dimostrano i tanti uomini in (o vicini alla) doppia cifra. 

Diffuso atletismo, con diversi lunghi atipici, ed un basket aggressivo e veloce con tanto uso del tiro da fuori, ben orchestrato dell’ottimo coach Demis Cavina con l’unico obiettivo, come detto, di tornare immediatamente nella massima serie.

I singoli.

Nel perimetro è out per la frattura della mano Trevor Lacey, guardia del 1991, con esperienze internazionali alle spalle con il Lokomotiv Kuban (EuroCup) ed, in Italia, con le maglie di Pesaro, Sassari al piano di sopra e di recente ad Udine (sempre in doppia cifra di media). È un giocatore completo, che abbina importanti doti atletiche (gran rimbalzista per il ruolo) a quelle realizzative. Può sia attaccare il ferro in 1c1 che tirare dalla distanza, soluzione che predilige ed usa con prevalenza. Top player che, al contempo, “vede” i compagni (3.8 assist a match). Per lui 10 p.ti, 3.6 falli subiti e 3 rimbalzi di media. Eccellente il 40% dai 6.75 (su 5 tentativi per gara).

Al suo posto è arrivato in corsa il nazionale belga, nato in Congo, Jonathan Tabu (1985) che ritorna a Cremona dopo 10 anni e di esperienza internazionale, anche di Eurolega, ne ha da vendere. Ex Cantù, tra le altre, è un play guardia di sistema che mette in ritmo i compagni ma, quando serve, sa mettersi in proprio. Per lui finora (in 4 gare) 7.5 p.ti, 2.3 falli subiti, 3.3 rimbalzi e ben 4.8 assist per gara. Dal campo tira prevalentemente da tre, con un insolito 26% su quasi 5 conclusioni a partita. 

Le redini della squadra sono condivise con il play-guardia del 1998, tante stagioni a Casale M. e di recente a Ravenna, Davide Denegri che, negli anni, è cresciuto molto ed, ormai, è un titolare inamovibile per la categoria. Più di 27’ per gara, in cui assicura un apporto a tutto tondo, sia nella metà campo offensiva che pressando il portatore di palla avversario. Per lui in stagione 12.7 p.ti, 3.9 rimbalzi e 2.3 assist a partita. Buona visione di gioco ed in crescita, rispetto al passato, le sue percentuali dai 6.75, con un ottimo 40% da tre (su più di 5 bombe a match). Molto bene anche dalla media (56% da due). Di contro, si butta poco nel traffico e di conseguenza subisce pochi falli. Giocatore di squadra! 

Sul perimetro c’è anche la guardia Mirza Alibegovic (1992), ex Torino (anche in A). È un esterno atletico e forte fisicamente che sfrutta queste doti per imprimere tanta energia sul parquet. Micidiale poi al tiro dalla distanza. È colui cui affidarsi quando i giochi sono rotti. Le percentuali gli sorridono a fasi alterne (42% da due, 31% da tre su 7 conclusioni per gara), poiché ama prendersi tiri ad alto coefficiente di difficoltà, in particolar modo da tre, specialità (che usa con prevalenza) che ogni tanto forza, anche fuori equilibrio. Per lui 10.9 p.ti, 2.7 falli subiti, 3.6 rimbalzi e 2.1 assist di media, aspetto del gioco dove è cresciuto. Più altruista del passato. 

Nel pitturato, sia “quattro” che “cinque”, l’ex Agrigento, Rieti e Tortona Jalen Cannon (1993) che ormai da anni viaggia a ritmi da MVP. I centimetri non sono tanti ma sopperisce con una disarmante forza fisica, garantendo al proprio staff tecnico una versatilità e duttilità che si rivelano davvero preziose nello scacchiere tattico. Può mettere a referto il “ventello” (con percentuali da due sopra il 60%) ed a rimbalzo si fa sentire (6.3 finora per lui). La conoscenza del gioco lo porta ad essere anche un importante supporto per i compagni (buon assistman), risultando al contempo pericoloso in post basso, con capacità di subire diversi falli (3.8 a match). Non solo muscoli in sostanza, ma anche buonissima tecnica individuale. Ogni tanto ci prova anche dai 6.75, con alterne fortune (33% al momento). A referto con 14 p.ti di media. Garanzia! 

Troviamo poi il 4/5 camerunense, ma di formazione italiana (per gli anni alla Stella azzurra Roma), Paul Eboua (2000) che ha già fatto vedere buone cose in A con Pesaro e Brescia. Atletismo devastante, che gli permette di viaggiare sopra il ferro (60% da due) e di intimidire in area colorata (quasi 1 stoppata di media). Pericoloso quando attacca il ferro, come dimostra il suo referto: 9.9 p.ti, 3.4 falli subiti, 5.3 rimbalzi ed un importante 50% da tre, da dove tira ancora poco (arma che gli può regalare una preziosa doppia dimensione utile ad “aprire” il campo. 

Si guadagna a pieno le rotazioni anche l’atletico 3/4 del 1998, ex Orlandina ed Udine, Joseph Mobio che, con le sue notevoli doti fisiche e l’atipicità, regala buone cose alla squadra, mettendo in difficoltà con la sua dinamicità avversari più lenti. Buon rimbalzista e molto migliorato al tiro, sia da due (65%) che da tre (50%), soluzione che usa con prevalenza (quasi 4 bombe per uscita). Per lui 9.2 p.ti e 4.6 rimbalzi ad allacciata di scarpe (in 25’ di parquet). Poco 1c1 e, così, falli subiti, poiché sta divenendo sempre più perimetrale. In gran crescita! 

Sul perimetro c’è anche il talentuoso playmaker del 1997 Lorenzo Caroti che nelle scorse stagioni, in particolar modo a Treviglio e Verona, ha dimostrato capacità tecniche e personalità da veterano. Per lui, 8.1 p.ti, 2.7 falli subiti, 2.8 assist di media. Pregevole la percentuale dalla distanza (37% da tre, arma che utilizza tanto con quasi 5 tentativi a match) mentre cerca poco la soluzione dalla media. 

In generale, attacca meno il ferro rispetto al passato. Ben 22’ per la guardia-ala del 1995, ex Rieti e San Severo, Matteo Piccoli che tira prevalentemente da tre (in stagione ha il 42% dai 6.75) ma, al contempo, sprigiona sostanza ed energia in diverse caselle del tabellino: 5.8 p.ti, 2.7 rimbalzi, 1.6 assist e qualche recupero, fondamentale dove primeggia. Perimetrale. Argento vivo!

Poco coinvolti, invece, nelle rotazioni il play guardia, Filippo Gallo (2004) ed il centro del 2003 Kevin Ndzie.

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