Pallacanestro Trapani, i numeri dell'avversaria Rete Mutua Torino

In roster anche un ex Trapani: Celis Taflaj.

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
02 Dicembre 2022 10:28
Pallacanestro Trapani, i numeri dell'avversaria Rete Mutua Torino

La Reale Mutua ha un gruppo solido, profondo, in sostanza due quintetti con tanto talento e struttura fisica, che garantiscono rotazioni infinite. 

Gli ultimi tempi sono stati complicati per via di tanti guai fisici, e nonostante ciò, Torino è lì sopra in classifica, a dispetto anche dei punti iniziali di penalizzazione.

Coach Franco Ciani è un maestro ed ha sin da subito trovato gli equilibri giusti, con l’obiettivo a lungo termine di lottare per il grande salto. Ecco i singoli. 

L’esterno U.S.A. è DeMario Mayfield, guardia ala del 91, prodotto di Charlotte e Angelo State, ex Ferrara (15.5 + 3.6 assist), con esperienze di Europe Cup in Kosovo ed Olanda. Grande atletismo che gli permette di essere un fattore a rimbalzo (5.6), ed ottima capacità di vedere i compagni e metterli in ritmo (ben 5 assist di media). Può mettersi in proprio, soprattutto con le sue doti balistiche (36% da tre su più di 4 tentativi a match). Per il resto 10.6 p.ti per gara ma qualche persa di troppo (quasi 3 ad uscita). 

Sul perimetro c’è anche la guardia Simone Pepe (1993), ex Agrigento, Treviglio ed Eurobasket Roma, che il canestro ha dimostrato negli anni di “vederlo”, confermandosi buon realizzatore, capace di trovare punti anche nelle situazioni più complicate e, spesso, fuori equilibrio. Il tiro dalla distanza è la specialità della casa! 35% dai 6.75 su oltre 6 tentativi ad incontro. Buona mano inoltre a rimbalzo (3.8 per partita, per una guardia!) nonché nei rifornimenti ai compagni e nei recuperi (quasi 2 di media). Per lui anche diversi falli subiti a match (3.6), a dimostrazione che non è certo soltanto un tiratore. Discontinuo (anche all’interno della stessa gara) ma la doppia cifra è nel bagaglio, e finora ha fatto l’americano, con 14.3 p.ti a referto. 

Dopo gli anni di A (Reggio Emilia, Cremona e Varese), è tornato nella seconda lega, già dalla scorsa stagione, l’ala piccola, ex Biella, Niccolò De Vico (1994), che ha grande struttura fisica per il ruolo che non sempre sfrutta poiché è prevalentemente un giocatore tecnico, che tende ad affidarsi ai suoi polpastrelli di seta. Sta ripagando la fiducia in lui riposta con grandi prestazioni: 15.2 p.ti, 4.2 falli subiti, 5.5 rimbalzi e 2.2 assist di media (ottima tecnica di passaggio). Tira da due con un eccellente 74%, ma il suo biglietto da visita è il tiro dai 6.75, che usa in prevalenza e lo vede gran protagonista con il 46% su oltre 4 tentativi ad allacciata di scarpe. Può portare “sotto” gli esterni avversari.

Preciso ai liberi, con il 91%. Il “quattro” del 1997 Ronald Jackson da North Carolina (anno da senior in “doppia doppia” di media) finora è stato frenato da diversi problemi fisici. Esperienze per lui in Germania, Argentina e Slovenia (con Rogaska altra stagione in d.d. di media), dove ha messo in mostra i suoi notevoli mezzi atletici e caratteristiche da intimidatore (quasi 1 stoppata di media finora). Garantisce 9.5 p.ti, con grande efficacia da due (66%), mentre da tre, pur avendo raggio per “aprire” il campo, sta faticando (21% dai 6.75). Bene a rimbalzo (6.3 ad uscita) ma, in generale, poco incisivo ad attaccare il ferro (pochi falli subiti e viaggi in lunetta). In rodaggio. 

Poi c’è il lungo, in grande crescita, del 1997 Tommaso Guariglia, ex Viola Reggio Calabria, Agrigento e Piacenza, che, nei tanti minuti di parquet (27’), mette a disposizione della squadra tutto il suo talento e la sua proverbiale energia, garantendo alla causa numeri da U.S.A.: 16.4 p.ti (68% da due), 3 falli subiti e 5.6 rimbalzi di media. Prezioso anche dalla distanza, dove è in gran crescita e sempre più si “apre”, con un eccellente 57% da tre (su quasi 2 bombe tentate a partita). Subisce più falli del passato, poiché attacca il ferro con maggiore fiducia. On fire! 

Tanti minuti (oltre 22’ di parquet) per il “quattro/cinque” del 1999 Federico Poser, settore giovanile Universo Treviso, NCAA con Elon University ed Orlandina. Tanta tecnica in post basso e fronte a canestro, come testimoniano le percentuali (63% da due), e la capacità di “vedere” i compagni. I suoi numeri: 9.8 p.ti, 2.5 falli subiti, 4.6 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Capisce il gioco e può far male dal pick and roll. Grande impatto per lui (quasi in doppia cifra), nonostante qualche persa di troppo (quasi 3 a match) e le difficoltà ai liberi (67% al momento). 

Titolare aggiunto il playmaker Matteo Schina (2001), ex Udine e Ebk. Roma. Bravo a ritagliarsi tanto spazio, sfruttandolo a dovere. Per lui 24’ di parquet e tanto fosforo: 7.6 p.ti, 3.4 falli subiti, 2.8 assist. Non certo un realizzatore (sta tirando in stagione con il 29% da tre, su 4 conclusioni per volta), poiché gestione del gioco, transizione e pressione sul portatore di palla avversario sono il suo biglietto da visita. Abile nelle palle recuperate e più intraprendente del passato in 1c1.

Out da qualche gara Luca Vencato (1995), playmaker d’ordine che stava dando grandi dividendi nei 29’ d’impiego. Tiratore e realizzatore non certo sopraffino (5.8 p.ti), ma utilissimo in tanti altri aspetti del gioco, grazie ad atletismo ed indubbia capacità di trovare i compagni per un buon tiro: 2.4 falli subiti, ben 4.6 rimbalzi, 7.6 assist (un record, con più di dieci in qualche occasione). Di contro, 3 perse di media e poca pericolosità da tre (ed in lunetta con appena il 56%). 

In corsa, è arrivata anche l’ala del 1994 Iris Ikangi, promosso in A lo scorso anno con Scafati, e con collaudata esperienza nella categoria. Può far male da tre (43% su quasi 4 tentativi di media) e garantisce un buon contributo di fisicità (7.5 p.ti, 4.5 rimbalzi e 2 assist di media). In quintetti piccoli, può giocare anche da 4 tattico che apre il campo. Prezioso. Poco incline a buttarsi nel traffico, usa in prevalenza il tiro dalla distanza.

In roster anche l’ex Trapani Celis Taflaj, “tre-quattro” con polpastrelli di seta, che usa per colpire fronte a canestro. Ha faticato parecchio, per via di guai fisici che, di fatto, non gli hanno permesso di mettersi al passo dei compagni. Non un gran lottatore, di rado lo si vede nel traffico. Perimetrale. Per lui 2.5 p.ti e 3.3 rimbalzi in 13’ di campo. Nazionale Albanese.

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