Pallacanestro Trapani, i numeri dell'avversaria Piacenza

L’obiettivo sono i play-off e l’ottimo coach Stefano Salieri sta cercando a pieno gli equilibri propri del suo sistema.

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
16 Dicembre 2022 10:15
Pallacanestro Trapani, i numeri dell'avversaria Piacenza

La UCC Assigeco ha un roster davvero competitivo, con un’eccellente distribuzione delle responsabilità offensive, come dimostrano i tanti uomini in doppia cifra di media (o vicino). 

L’obiettivo sono i play-off e l’ottimo coach Stefano Salieri sta cercando a pieno gli equilibri propri del suo sistema, fatto di punteggi alti, ferocia difensiva e minuziosa organizzazione tattica. 

Qualche difficoltà iniziale, ma il livello del roster fa pensare che saranno ben presto risolte, come dimostrano oltretutto le recentissime prestazioni, in crescita. 

Ecco i singoli. 

Lo statunitense Kameron Mcgusty (1997) ha vissuto una buona carriera NCAA e, tecnicamente, è un esterno molto atletica, di grande struttura fisica, con doti realizzative importanti, in particolar modo attaccando il ferro, mentre sta faticando dai 6.75 (20% da tre su oltre 4 tentativi per gara). Aggiunge capacità di subire falli e buona mano a rimbalzo. I suoi numeri: 19.4 p.ti (55%), 4.6 falli subiti, 4 rimbalzi e 2.1 recuperi a match, che testimoniano delle sue qualità di difensore. Letale in transizione, si carica di tante responsabilità (quasi 16 conclusioni di media dal campo). 

Sul perimetro c’è anche l’esterno, scuola Cantù ed ex Casale Monferrato, Luca Cesana (1997) che dal campo conclude efficacemente dalla distanza, la specialità della casa che usa con prevalenza. Viaggia con 9.2 p.ti, 2 falli subiti, ed un insolito (per lui) 28% da tre (su 5 tentativi per volta). Mani in generale fatate, prova ne sia anche il 62% da due. La lunetta invece la frequenta poco (90% ai liberi) poiché non ama più di tanto attaccare il ferro. L’anno scorso ha fatto l’americano, in questa stagione non ha ancora fatto vedere a pieno il suo reale valore.

Poi il centro U.S.A. Brady Skeens, 27enne, con buone esperienze in Canada, Israele e in A2 Turca (miglior rimbalzista della scorsa stagione). Lungo atletico e verticale, che “rolla” con efficacia e velocità sul pick and roll. Buon difensore, e su tutto devastante rimbalzista (“doppia doppia” di media al momento): 10 p.ti (64% da due), 3.6 falli subiti, ben 10.8 rimbalzi, 2.1 assist a match, segno che capisce e vede bene il gioco. Non ha raggio da tre ma attacca il ferro con energia e le percentuali dal campo gli sorridono. Male invece dalla lunetta, con il 58% stagionale. 

Ruolo determinante poi per il playmaker del 1994 Gherardo Sabatini, cresciuto nelle giovanili della Virtus Bologna ed ex Imola, Ravenna e Treviso. Peso specifico notevole (36’ per partita), è un esterno che vede alla grande i compagni (ben 8.3 assist a match) ma, al contempo, sa mettersi in proprio, più attaccando il ferro con la sua forza fisica (5.6 falli subiti), un po’ meno affidandosi al tiro, che non sempre è efficace (47% da due, 23% da tre, su ben 7 tentativi ad uscita). Il suo tabellino è pieno di tante cose: 13.7 p.ti, 3.8 rimbalzi, 2.5 recuperi, ed anche 4 perse di media, tante. Giocatore di grande energia e che non si tira indietro dinanzi alle responsabilità, anche nei momenti caldi. 

Poi il “quattro” Davide Pascolo (1991), giocatore che al piano di sopra ha fatto la storia di Trento e vestito anche la maglia dell’Olimpia Milano, giocando tanti anni le coppe europee. Concede poco all’estetica ma ha dalla sua una grande intelligenza tattica. Ecco le sue attuali cifre: 11.3 p.ti, 6.4 rimbalzi, e una stoppata di media, che testimonia le sue qualità di intimidatore per via delle lunghe leve. Notevole il 58% da due, molto bene anche il 45% da tre, specialità che usa invero col contagocce, preferendo fare bottino in area con i suoi mille movimenti di tecnica pura. 

Poi la guardia del 2000 Federico Miaschi che, a dispetto dell’età, ha già buona esperienza nella categoria, che ha disputato con Trapani, Biella e Treviglio, con intermezzo al piano di sopra con Pesaro. Non sempre deciso in uno contro uno, dato che a volte si fida di più del suo ottimo tiro da fuori, fondamentale che usa tanto, la specialità della casa. 

Tecnicamente può dare una mano anche in cabina di regia. Non sempre preciso ai liberi (60% finora).

Viaggia con 8.1 p.ti (50% da due, 21% da tre su ben 6 conclusioni per partita), 2 rimbalzi di media. Al di sotto delle aspettative e del talento di cui dispone. Troviamo altresì l’interessante prospetto del 2001 Nemanja Gajic, 2-3 serbo che sfiora i 18’ di campo, con 4.7 p.ti di media, 2.4 rimbalzi ed il 27% dai 6.75, il suo biglietto da visita (oltre tre bombe a match); poi la guardia Lorenzo Querci (2001), prodotto del settore giovanile di Pistoia, che ha talento, tiro, capacità di creare dal palleggio e atletismo di primo livello: 17’ di parquet, 4.5 p.ti ed un eccellente 46% da tre, la soluzione che preferisce. 

Di contro, non va nel traffico e la casella dei falli subiti (e liberi) è spesso vuota; da ottimi anni di B (l’ultimo a Senigallia) arriva il 4/5 Lorenzo Varaschin (1998) che ha doppia dimensione, utile ad aprire il campo (10’ di parquet, 2 p.ti, 2.8 rimbalzi, 54% da due, ed un ottimo 50% da tre, pur su pochissimi tentativi). 

Prezioso tatticamente e per le rotazioni. Sta incidendo poco, ed è ai margini delle rotazioni, il playmaker del 2001 Antonio Jacopo Soviero che, invece, aveva fatto cose interessanti la scorsa annata a Biella, trovando continuità d’impiego

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